Post_id | Tipo | Ambito | Azienda | Progetto | Descr. | Inviante | Email | Telefono | Città |
4960 | VBHC | VBHC | ASL BAT | | | Mara Masullo | mara.masullo@aslbat.it | 3497871285 | ANDRIA |
4963 | Lean Idea | Altri | ASL 3 Nuoro | ASL 3 DI NUORO & ETS . PROGETTO DI SISTEMA PER UNA COOPERAZIONE STRATEGICA | L'offerta socio-sanitaria dell'Azienda deve essere adeguata alle necessità e ai bisogni del paziente. Le segnalazioni pervenute all’ URP, alle strutture ospedaliere e a quelle distrettuali attestano il bisogno di servizi di supporto al paziente e alle famiglie.
Le numerose associazioni che operano nelle diverse strutture ospedaliere e territoriali necessitano di coordinamento, formazione e regolamentazione per soddisfare in particolare i bisogni di orientamento, trasporto, logistica, animazione, counseling.
Questo progetto mira ad integrare le associazioni dei pazienti nella governance aziendale. | Paolo Cannas | cannaspao@hotmail.com | +393292608432 | Nuoro |
4965 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | INRCA | | | rebecca micheletti | r.micheletti@inrca.it | 3703027809 | ancona |
4972 | Lean Project | Gestione del percorso paziente malattie rare | AOUI VERONA | Modello Organizzativo Presa in Carico Malattie Rare AOUI Verona “RARE-DISEASES CLINIC CENTER” | AOUI Verona, Centro Hub di riferimento per le malattie rare, sulla base delle attività clinico assistenziali svolte fin ora, nonché di ricerca e di formazione universitaria, ha implementato un nuovo modello organizzativo che consente di realizzare il “RARE-DISEASES CLINIC CENTER” con i seguenti obiettivi: Realizzare la presa in carico multidisciplinare; effettuare diagnosi precoce della patologia; fidelizzare il paziente che deve poter contare su un Centro di cura per la vita, essendo le malattie rare patologie croniche; garantire un approccio multidisciplinare alle cure e un modello organizzativo di Transitional Care; delineare un percorso di Umanizzazione nelle Cure, dedicando maggiore attenzione e supporto psicologico al paziente affetto da patologie croniche rare; offrire prestazioni a distanza attraverso modalità smart di Telemedicina; effettuare Consulenze per “second opinion” ad altri Centri di Cura; ottimizzare tutte le risorse che possono “a ponte” contribuire in modo efficace al percorso di cura con un’attenzione ad aspetti anche collaterali alla diagnosi e terapia ma rilevanti per l’esito clinico (psicologia clinica, nutrizione clinica, servizi di laboratorio, riabilitazione), creando una piattaforma integrata di servizi trasversale alle Unità Operative; curare gli aspetti di Comunicazione interna ed esterna e in particolare la Comunicazione Sanitaria tra professionisti, tra professionisti e paziente, caregivers, Azienda e associazioni di pazienti, utenti esterni; formare personale sanitario, puntando sulle nuove leve che possono trovare in AOUI Verona un Centro clinico e di ricerca innovativo.
AOUI Verona con un modello organizzativo di Clinical Governance ha elaborato la base di un Manuale di Accreditamento per i processi organizzativi, sperimentalmente applicato al tema Malattie Rare, con i seguenti elementi fondanti: Accreditamento e standard di eccellenza; Telemedicina, Comunicazione ed empowerment paziente, caregiver e associazioni, Presa in carico multidisciplinare, Second opinion, Ottimizzazione Risorse con condivisione di figure specialistiche innovative, Formazione professionale ultraspecialistica, Gestione delle Liste di Attesa e Percorso fast di consultazione. È un modello organizzativo strategico: “from research to health management”, innovativo, che consente di rispondere ai bisogni di salute in campo di Malattie Rare. | LUCIA FEDERICA CARPAGNANO | dr.fedecarpagnano@gmail.com | 3284979835 | Verona |
4976 | Lean Project | Percorsi di cronicità | ASL 3 Nuoro | MEDICINA DI PROSSIMITA' - Presa in carico globale del paziente affetto da cronicità nella ASL 3 di Nuoro | La popolazione afferente alla ASL di Nuoro presenta una struttura demografica tipicamente anziana. La piramide dell’età evidenzia un basso livello della natalità e una forte concentrazione della popolazione nella fascia di età compresa tra 50 e 64 anni.
Questo fattore viene aggravato da un territorio caratterizzato dalla presenza di tanti centri di piccole dimensioni (circa il 31% dei comuni dell'ASL nuorese sono sotto i 1.000 abitanti) e una geomorfologia complessa, tipicamente montana, con un sistema viario che rende difficile le comunicazioni interne e l'accessibilità all'assistenza sanitaria.
Pertanto, questo determina frequenti (e impropri) accessi in PS e/o ricoveri ospedalieri oltre che il progredire/riacutizzarsi delle patologie croniche con elevato impatto sulla spesa sanitaria e aumento della morbilità dei pazienti.
Il progetto ha come obiettivo cambiare il paradigma sulla presa incarico del paziente cronico tramite una gestione proattiva della malattia andando a domicilio del pziente.
| Paolo Cannas | cannaspao@hotmail.com | +393292608432 | Nuoro |
4977 | Lean Idea | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | ASL 3 Nuoro | Reingegnerizzazione delle Sale Operatorie del Presidio Ospedaliero San Francesco di Nuoro | Il presente lavoro mira a riorganizzare la gestione delle sale operatorie al fine di migliorarne l'efficienza | Paolo Cannas | cannaspao@hotmail.com | +393292608432 | Nuoro |
4985 | Lean Idea | Risk management ed Infection Control | ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Lean Optimization Surgery Flow: Ottimizzazione del percorso e Infection Control del paziente chirurgico in emergenza | Il progetto si focalizza su pazienti afferenti alla Struttura Complessa Chirurgia Generale Trauma Team del Dipartimento di Emergenza e Urgenza dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano.
Obiettivo primario del progetto è il controllo e la riduzione del numero di infezioni del sito chirurgico in pazienti sottoposti a interventi di chirurgia di parete in setting di emergenza/urgenza, in particolare per le patologie spontanee quali ernia incarcerata, laparocele e difetti di parete primitivi o secondari (con e senza protesi). Contestualmente, l’obiettivo secondario si pone lo scopo di ottimizzare il percorso del paziente chirurgico in emergenza nella sua totalità. | Giorgia Saporetti | giorgia.saporetti@ospedaleniguarda.it | +39 02 6444 7384 | Milano |
4986 | VBHC | VBHC | ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | | | Giorgia Saporetti | giorgia.saporetti@ospedaleniguarda.it | +39 02 6444 7384 | Milano |
4988 | Lean Idea | Altri | Azienda Ospedaliera di Alessandria | FROM BENCH 2 BEDSIDE e ritorno: dashboard multidimensionale per misurare il valore generato dalla ricerca traslazionale | All’interno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca Innovazione dell’AO di Alessandria, nel 2019, sono state create le Unit Disease, unità elementari di medicina traslazionale che gestiscono problematiche complesse richiedenti un approccio trasversale e competenze sia clinici-assistenziali sia organizzative in coerenza principi della value agenda (approccio per Unità di Assistenza Integrate-Integrated Practice Units – IPUs).
Il progetto nasce dalla necessità di misurare in maniera multidimensionale e “orizzontale” le performance delle Unit, correlando le stesse agli indicatori di ricerca e nell’ottica di dimostrare il principio che “chi ricerca cura”. Tale aspetto non è ancora stato sufficientemente esplorato e governato nella letteratura di settore, al pari della capacità di misurare il valore generato dalla ricerca clinica. L’obiettivo è migliorare la capacità di generare informazioni di valore dai dati affinchè siano utile strumento per fare ricerca mirata e di qualità e individuare i driver e le determinanti del miglioramento dei processi. Inoltre è essenziale per valutare l’impatto della ricerca sull’attività clinica.
| Luigi Mario Castello | luigi.castello@ospedale.al.it | 0131206255 | Alessandria |
4990 | Lean Project | Altri | Azienda Ospedaliera di Alessandria | INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE | L’Azienda Ospedaliera di Alessandria da anni implementa indagini di customer satisfaction verso i propri utenti e in logica “cliente/fornitore” interno.
Nel 2022 L’Azienda ha esteso tale strumento ai MMG al fine di poter individuare le potenziali aree di miglioramento e di rafforzare la collaborazione tra Ospedale e Territorio.
L’AO AL ha organizzato un focus group al quale hanno partecipato alcuni rappresentanti dei MMG e rappresentanti dell’AO AL.
Il gruppo ha elaborato un questionario con gli item relativi agli aspetti di interfaccia tra il territorio e l’AO AL.
L’indagine si è svolta a dicembre 2022.
Dall’indagine sono emerse le aree da potenziare: comunicazione e continuità del percorso ospedale territorio.
Alcuni correttivi richiesti sono già stati attivati, altri sono in via di implementazione con conclusione prevista entro 31/12/23. Verranno poi monitorati i seguenti indicatori:
- utilizzo dei canali cominciativi ad hoc con i MMG
- Incremento % di emissione delle ricette dematerializzate da parte degli specialisti ospedalieri
- Incremento % di certificati di malattia emessi per via telematica
- 100% referti ambulatoriali informatizzati
| Roberta Bellini | rbellini@ospedale.al.it | 0131206408 | Alessandria |
4991 | Lean Idea | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | ASL 3 Nuoro | L’assistenza sanitaria ai detenuti tramite Metaverso | Questo progetto è sicuramente uno dei progetti più innovativi e futuristici Aziendali per migliorare l’assistenza sanitaria.
Effettuare le visite specialistiche nel metaverso sarà un’esperienza sempre più reale per il futuro della sanità, ma è una realtà oggi la dove spostarsi è davvero problematico.
Nel territorio della ASL 3 abbiamo detenuti in regime di 41 bis e per garantire visite specialistiche spesso occorre mettere in piedi un cordone di sicurezza oneroso che coinvolge decine di professionisti della sicurezza e della sanità. In questo modo miglioriamo l’assistenza sanitaria per i pazienti in regime detentivo guardando al futuro.
| Paolo Cannas | cannaspao@hotmail.com | +393292608432 | Nuoro |
4993 | Lean Idea | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | ASL 3 Nuoro | La piattaforma di preospedalizzazione centralizzata a supporto della reingenierizzazione del percorso del paziente chirurgico | Il paziente chirurgico si aspetta, una volta preso in carico, dei tempi certi per effettuare l’intervento. Per motivi organizzativi, legati anche alla carenza di personale, i tempi di latenza tra la presa in carico e l’inserimento in lista operatoria possono migliorare. Il lavoro mira a fare ordine nel percorso al fine di ridurre i tempi della lista d’attesa per operazioni chirurgiche.
| Paolo Cannas | cannaspao@hotmail.com | +393292608432 | Nuoro |
4997 | Lean Project | Processi amministrativi | ARES Sardegna | Scimprendisì all together: Approvvigionamento dei beni sanitari dall’aggiudicazione alla chiusura del contratto | Il nuovo sistema di governance del SSR sardo ed il passaggio da una azienda unica (ATS) ad un Ente Intermedio più le aziende territoriali e quelle ospedaliere, richiede un ripensamento dei processi interni (ad ARES) ed esterni (ARES-ASL-AO). Un contributo concreto alla realizzazione di questi obiettivi e alla continua ricerca della qualità e dell'efficienza, può venire dall'applicazione della metodologia Lean.
Il progetto intende rivedere il processo di procurement e ciclo passivo dei beni sanitari, per i quali i contratti restano a gestione centralizzata (ARES) ma sono utilizzati dalle aziende sanitarie. Il mantenimento di una regia accentrata è propedeutico al fine di poter agevolare la futura implementazione dell'hub del farmaco (magazzino unico regionale).
Nello specifico il ring del processo ha riguardato: gestione del contratto Sisar AMC (sistema gestionale amministrativo contabile) per beni sanitari. Gestione autorizzazioni a monte. Interlocuzioni e gestione rapporti con unità farmaceutiche delle ASL. | Valerio Fadda | valerio.fadda@aressardegna.it | 3492872686 | Selargius (CA) |
4998 | Lean Project | Processi amministrativi | ARES Sardegna | I nostri contratti gestiamoli sana-mente. Processo di gestione dei contratti di manutenzione in essere | Il nuovo sistema di governance del SSR sardo ed il passaggio da una azienda unica (ATS) ad un Ente Intermedio più le aziende territoriali e quelle ospedaliere, richiede un ripensamento dei processi interni (ad ARES) ed esterni (ARES-ASL-AO). Un contributo concreto alla realizzazione di questi obiettivi e alla continua ricerca della qualità e dell'efficienza, può venire dall'applicazione della metodologia Lean.
Il progetto intende rivedere il processo di gestione di uno o più contratti in essere per servizi o manutenzioni dell'area ICT, gestione dell'esecuzione e monitoraggio SAL al fine di effettuare i pagamenti. Esame delle attività di valore nella gestione contrattuale. | Valerio Fadda | valerio.fadda@aressardegna.it | 3492872686 | Selargius (CA) |
4999 | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Azienda Usl Toscana sud est | | | Silvana Mecheroni | silvana.mecheroni@uslsudest.toscana.it | 3391356810 | Arezzo |
5000 | Lean Project | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle | Ottimizzaizone percorso paziente maculopatico | Le maculopatie costituiscono la maggiore causa di ipovisione nei pazienti con età superiore a 60 anni nei paesi industrializzati.
Trattandosi di patologie croniche degenerative in continua crescita, bisogna costantemente confrontarsi con il rischio di cure non tempestive e inappropriate, quindi di outcome negativi, in termini di indice di cecità, con evidenti ed importanti ricadute sulla sostenibilità complessiva del SSN e sulla Quality of Life dei pazienti e dei loro caregiver.
Il progetto dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo nasce dalla volontà di migliorare il percorso del paziente al fine di dare una risposta tempestiva, efficace ed appropriata (e quindi raggiungere outcome positivi in termini di benessere visivo) ai differenti bisogni di cura dei pazienti, sempre nel rispetto della massima razionalizzazione dell’uso delle risorse a disposizione.
L’intervento è volto a superare le difficoltà organizzative (accentuate dall’impatto pandemico), per accelerare la diagnosi e la prescrizione terapeutica, garantendo un trattamento tempestivo, continuo ed efficace.
Agendo, secondo l’approccio metodologico lean, in termini di riorganizzazione degli spazi, riorganizzazione del percorso e flusso pazienti, sono stati raggiunti risultati in termini di capacity (+80% pz trattati/giorno), liste di attesa (- 105 gg, - 87%), n. IVT per occhio (+30%), riduzione passi percorso paziente (-173 passi, - 47%), riduzione del tempo di permanenza – lead time – (- 55 minuti, - 64%), miglioramento degli indici di qualità percepita in termini di attese, gestione spazi, ambienti e percorso clinico (in media +26% di soddisfazione, - 15% di insoddisfazione dei pazienti presi in esame).
| Enza Pirozzi | pirozzi.e@ospedale.cuneo.it | 3333124448 | Cuneo |
5001 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Fondazione Monasterio | MitraLean: ottimizzazione di un percorso clinico per pazienti con prolasso mitralico a basso rischio di patologia coronarica | Nei pazienti sottoposti a chirurgia per il prolasso mitralico, la coronarografia è un esame invasivo
programmato poco prima dell'intervento per escludere malattia coronarica (CAD) significativa. Da
un’analisi retrospettiva (2014-2020) è emerso che in 2/3 della popolazione in esame si sarebbe
potuto evitare tale esame invasivo. L'Angiografia Coronarica con Tomografia Computerizzata
(ANGIO-TC) può essere un’alternativa per escludere CAD. Nel 2021 è stato approvato un percorso
diagnostico più sicuro, appropriato ed efficiente stratificando il rischio di CAD attraverso l’uso del Pre
Test-Probability (PTP) score, sostituendo l’imaging invasivo in specifiche sottopopolazioni di pazienti
(a basso rischio CAD). A 18 mesi dall’introduzione, l’obiettivo è stato quello di valutare l’aderenza al
percorso innovativo e gli esiti ottenuti in termini di variazione di dose efficace, giorni di degenza e
relativi costi, permettendo di raggiungere una maggiore efficienza del flusso di lavoro. | Maria Rita Romeo | mromeo@ftgm.it | 3423687700 | Massa |
5003 | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | ASL Salerno | | | Gennaro Sosto | f.colavita@aslsalerno.it | 3299869420 | Salerno (SA) |
5005 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Fondazione Poliambulanza | Poli EsIsto - Consegna tracciabile degli Esami Istologici post procedura in Dermatologia | In passato il percorso di consegna dei referti degli esami istologici delle biopsie eseguite nell’area ambulatoriale di Dermatologia era un processo totalmente cartaceo e manuale, gestito dal personale infermieristico, personalizzato sulle abitudini del singolo medico, non integrato con i sistemi informatici della struttura.
Questo generava uno spreco di risorse ad alta specializzazione, ritardi nella consegna dei referti soprattutto per gli esiti negativi, un elevato rischio di errori, scarsa soddisfazione e disagi per i pazienti, la mancata consegna dei commenti del dermatologo per tutti i referti scaricati dal FSE non ritirati manualmente.
Dopo un’analisi delle modalità di gestione dei referti, individuate le criticità dell’intero processo e disegnato il nuovo percorso di gestione, è stato sviluppato dalla nostra Area Progetti Innovation Hub il software Poli EsIsto con cui gestire e tracciare la consegna via mail dei referti corredati dal commento dello specialista (avvio maggio 2023).
Risultati: 84% di adesione dei pazienti, Lead Time ridotto di 10 giorni (-48%).
Per il futuro prevediamo di estendere il progetto ad altri ambiti, come l’Endoscopia Digestiva e la Senologia. | Alberto Musicco | alberto.musicco@poliambulanza.it | 0303518173 | Brescia |
5007 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | Fondazione Policlinico Tor Vergata | | | Loredana Sarmati | sarmati@med.uniroma2.it | 3478144604 | Roma |
5009 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | ASL NAPOLI 2 NORD | | | ANDREA CAPASSO | andrea.capasso@aslnapoli2nord.it | 3382320995 | FRATTAMAGGIORE |
5011 | Lean Idea | Altri | Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Karakuri Bako: Nuovo Santa Chiara in Cisanello | Nell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana è in corso di realizzazione il Nuovo Ospedale: stiamo costruendo nuovi edifici sanitari e universitari come ampliamento dell’attuale struttura ospedaliera di Cisanello, che nei prossimi anni accoglieranno le funzioni oggi collocate nello storico Presidio Ospedaliero di Santa Chiara, ubicato nel centro della città di Pisa. I nuovi edifici sanitari saranno in connessione con gli edifici esistenti, per la realizzazione di un nuovo monoblocco ospedaliero che accoglierà la logica della flessibilità di un open building- rappresentando l’occasione di una profonda innovazione strutturale, organizzativa, tecnologica, dei processi. L'idea progettuale nasce dalla necessità di governare l'importante cambiamento, identificando una pianificazione strategica del cambiamento in ottica lean.
| Rossella Giunti | rossella.giunti@ao-pisa.toscana.it | 3391113303 | Pisa |
5012 | Lean Project | Processi amministrativi | ARES Sardegna | FORTZA PARIS - passaggio dei contratti da gestione centralizzata alle aziende locali | Il nuovo sistema di governance del SSR sardo ed il passaggio da una azienda unica (ATS) ad un Ente Intermedio più le aziende territoriali e quelle ospedaliere, richiede un ripensamento dei processi interni (ad ARES) ed esterni (ARES-ASL-AO). Un contributo concreto alla realizzazione di questi obiettivi e alla continua ricerca della qualità e dell'efficienza, può venire dall'applicazione della metodologia Lean.
Definizione dei passaggi dei contratti (giuridici) da ARES alle ASL. ARES svolge le procedure di gara. A seguito di espletamento è necessario quantificare le quote parti per singola azienda e splittare il contratto giuridico in sotto-contratti. Oltre all'attività di quantificazione del contratto è necessaria una attività di adempimenti ANAC su CIG, suddivisione CIG, monitoraggio recepimenti, etc. | Valerio Fadda | valerio.fadda@aressardegna.it | 3492872686 | Selargius (CA) |
5013 | Lean Idea | Altri | asl bat | CADUTA DEL PAZIENTE IN ASL BT: RISK ASSESSMENT, ANALISI DEL FLUSSO E RI-ORGANIZATION DEL PROCESSO DI PREVENZIONE | Dalle risultanze di audit e degli studi condotti sugli eventi avversi più frequenti in ASL, in linea con i report Ministeriali e di letteratura, dimostrative per la necessità di procedere con un cambio di prospettiva nell’approccio dei Sanitari e dell’utenza, si propone un intervento multifattoriale individualizzato che miri ad identificare e ad affrontare i fattori di rischio con il coinvolgimento attivo di pazienti e familiari/caregiver e operatori sanitari. L’informazione è il punto di incontro con l’utenza, per un'attività di tipo preventivo proattive, in quanto coinvolgimento e umanizzante sono imprescindibili per la prevenzione delle cadute. La frequenza dell’evento caduta e l’impatto economico ed assistenziale richiedono un approccio concreto ed efficace. Sulla scorta del dato esperienziale, ed alla luce dei dati analizzati, questo cambio prospettico assicura qualità e sicurezza delle cure, nonché possibilità di reinvestimento (economico e organizzativo) di risorse risparmiate. | Mara Masullo | mara.masullo@aslbat.it | 3497871285 | andria |
5014 | Lean Project | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | ASL NAPOLI 1 CENTRO | Nuovo modello organizzativo per la gestione del Complesso Operatorio del P.O. Ospedale del Mare | L'ASL Napoli 1 Centro ha avviato un progetto per la realizzazione di un nuovo modello organizzativo per la gestione del Complesso Operatorio del P.O. Ospedale del Mare, che comprende 14 sale operatorie, con il coinvolgimento di 12 specializzazioni chirurgiche. Il principale obiettivo del progetto è stato l’efficientamento del Complesso Operatorio e del patient journey, dalla presa in carico fino al post-operatorio, in termini di riduzione degli sprechi di tempo e di risorse. Per raggiungere questi risultati, le attività sono state suddivise nelle cinque fasi del ciclo DMAIC, sfruttando la metodologia del Lean Management: Define per il disegno della situazione AS e l’individuazione delle attività a non valore aggiunto presenti nel Complesso Operatorio, Measure per il calcolo dei KPI di processo, Analyse per l’analisi delle cause radice delle principali criticità, Improve per la pianificazione e attuazione delle possibili azioni correttive, e infine Control per il monitoraggio delle suddette azioni. | Marco Papa | marco.papa@aslnapoli1centro.it | 3388183725 | Napoli |
5016 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Riorganizzazione del percorso pre-operatorio del paziente chirurgico elettivo | Da un monitoraggio delle performance dei blocchi operatori nel periodo Novembre-Dicembre 2022, è emerso un KPI critico: lo start-time tardiness. Approfondendo l’analisi il Big Problem si è rivelato essere l’ingresso tardivo in sala del primo paziente della seduta (InSO). L’obiettivo del progetto è quello di migliorare l’InSO adeguandolo agli standard aziendali (7:30).
Per individuare le cause di tali ritardi sono state esaminate le singole fasi che precedono l’ingresso in sala operatoria del paziente: accettazione amministrativa, accettazione sanitaria, trasporto interno del paziente e ingresso in blocco operatorio.
È stata condotta una ricerca delle cause radice del problema, andando a ritroso nelle varie fasi organizzative. Per ciascuna criticità emersa è stata studiata ed implementata un’azione correttiva, portando all’identificazione di 6 contromisure, implementate nell’arco del 2023, suddivise in 4 fasi.
I risultati ottenuti dopo un monitoraggio di controllo hanno evidenziato una riduzione media di 18 minuti dell’InSO, che ha portato ad una diminuzione media di 11 minuti nello start-time tardiness.
| SILVIA COLOMBO | SILVIA.COLOMBO2@OSPEDALENIGUARDA.IT | 3400073026 | Milano |
5018 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | ASST-BERGAMO EST | | | PATRIZIA ROCCA | patrizia.rocca@asst-bergamoest.it | 3472964086 | SERIATE |
5019 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Azienda Usl Toscana sud est | Tutti per uno, uno per tutti | I tempi di attesa dell’assistito che accedeva all’ambulatorio ortopedico del Presidio Ospedaliero di Orbetello sono risultati essere troppo lunghi: questo ha causato lamentele da parte dell’utenza ma anche un enorme disagio agli operatori medici, infermieri e operatori sociosanitari che ci lavoravano. Attraverso vari strumenti lean (Gemba, analisi con Swim lane, brain storming) e il coinvolgimento di un gruppo di lavoro multidisciplinare è stato possibile comprendere le cause radice di tale criticità ed agire in modo appropriato e selettivo. L’attivazione di una serie di contromisure nell’immediato (1- 3 mesi) ci ha permesso di abbattere il 15% dei tempi di attraversamento. Successivamente l’attivazione del percorso Fast Track Ortopedico ci ha portati a raggiungere l’obiettivo della riduzione del tempo di attesa e di attraversamento del 50%. | Silvana Mecheroni | silvana.mecheroni@uslsudest.toscana.it | 3391356810 | Arezzo |
5021 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Fondazione Policlinico Tor Vergata | L'INFERMIERE SPECIALISTA CLINICO E IL MANAGEMENT DELLE FERITE CRONICHE: UN INNOVATIVO PERCORSO DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI | Le ferite croniche sono spesso difficili da guarire, recidivano, con tassi diversi a seconda del tipo di ferita e hanno un grande impatto sulla vita dei pazienti, soprattutto sugli anziani e su quelli con comorbilità: limitano le attività quotidiane, causano disagio e portano al deterioramento degli aspetti fisici, mentali e sociali della vita. La prevalenza globale delle ferite croniche è stata stimata in 2,21 per 1.000 persone, rappresentando una sfida significativa per le organizzazioni sanitarie in termini di aumento dei ricoveri ospedalieri, necessità di terapia antibiotica endovenosa, cure avanzate delle ferite, riammissione ospedaliera e aumento dei costi. Per affrontare questa sfida, la nostra organizzazione sanitaria ha creato per il management delle ferite croniche un percorso clinico-assistenziale a totale gestione infermieristica sia durante il ricovero che nel periodo successivo alla dimissione. Pertanto l'infermiere specialista clinico nella cura delle ferite è parte integrante del team ospedaliero interprofessionale ed è responsabile nella gestione delle ferite croniche in tutti gli ambienti clinici prendendo in carico il paziente e assicurando la continuità delle cure. I risultati di questo progetto mostrano quindi esiti positivi in termini di guarigione delle ferite e di riduzione dei tempi di guarigione in cui le lesioni da pressione sono state curate in modo proattivo da infermieri specialisti, diminuzione dei tassi di infezione, mortalità a 30 giorni dalla dimissione, durata della degenza e riammissioni in ospedale. L'innovativo percorso creato per la presa in carico dei pazienti con ferita cronica complessa ha permesso quindi un'ottimale management della stessa evidenziando anche una riduzione dei costi per la gestione del paziente. | Alessandro Sili | alessandro.sili@ptvonline.it | 062090800164 - 06209008186 - 3493444773 | Roma |
5023 | Lean Idea | Percorsi di cronicità | Azienda Usl Toscana sud est | Scompenso Cardiaco | lo Scompenso Cardiaco è un pesante problema Sanitario, Economico e Sociale e mette alla prova i Modelli di Gestione della Cronicità (a fronte di conoscenze avanzate e di grande disponibilità terapeutica non abbiamo ad oggi un Modello Assistenziale convincente e diffuso che permetta risultati realmente soddisfacenti).
Il dosaggio di NT-PROBNP (sia nel Laboratorio Analisi che tramite Point of Care dove disponibile) permette al MMG di riscontrare rapidamente il livello di NT-PROBNP nei Pazienti della sua Pratica quotidiana.
Questo consente oggi (come da Linea Guida e da estensione delle Indicazioni dell'analita in questione ) sia di “escludere” la diagnosi di Scompenso Cardiaco che di confermarne il sospetto specialmente nei Pazienti ad Alto Rischio (in particolare nei Diabetici tipo II, la maggior parte dei quali sono in carico direttamente al Medico di Medicina Generale).
La Diagnosi Precoce di Insufficienza Cardiaca, in particolare nel Paziente ad Alto Rischio Cardiovascolare identificato dal MMG permetterà ovviamente di aumentare l'efficacia degli Interventi Terapeutici e dei Controlli.
Tutto questo permetterebbe di avere finalmente per lo Scompenso i Piani di Assistenza Personalizzata scaturiti da un confronto Integrato e Condiviso dei Sanitari coinvolti e con la consapevolezza dell'Ammalato. | Antonio Serra | antonio.serra@uslsudest.toscana.it | 329 104 7977 | Arezzo |
5025 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | Azienda Usl Toscana sud est | | | Silvia Bellucci | silvia.bellucci@uslsudest.toscana.it | 335440666 | Arezzo |
5027 | Lean Idea | Gestione del percorso paziente malattie rare | Fondazione PTV | LA METODOLOGIA LEAN HEALTHCARE PER L’ EFFICIENTAMENTO DEL PERCORSO DI PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE AFFETTO DALLA MALATTIA RARA ANGIOEDEMA EREDITARIO DA DIFETTO CONGENITO DEL C1-INIBITORE | Il paziente affetto da malattia rara è un paziente complesso che come i cronici richiede nel tempo molteplici contatti con la struttura sanitaria in termini di prestazioni ambulatoriali, accessi di Day Hospital e ricoveri. Ciò comporta una presa in carico globale con utilizzo di innumerevoli risorse. Il progetto si basa sulla creazione di un'approccio, a questa tipologia di paziente, attraverso il metodo LEAN VALUE BASED HEALTHCARE. Quest'ultimo riduce gli spechi e aumenta il valore percepito dal paziente. Il metodo lean è un modo di pensare che si fonda su cinque principi: - valore, mappatura, flusso, produzione e perfezione.
Il metodo mette al centro il paziente con l'obiettivo di soddisfarlo producendo quello che vuole, quando vuole e quanto ne vuole. Con questo metodo applicato al nostro percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) si è voluto infondere negli specialisti ed ottenere per i pazienti un miglioramento continuo.
| Giuseppe Quintavalle | giuseppe.quintavalle@ptvonline.it | 062090060 - 062090026 | Roma |
5029 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | Azienda Usl Toscana sud est | | | Giovanni Sbrana | giovanni.sbrana@uslsudest.toscana.it | 3355412255 | Arezzo |
5031 | Lean Idea | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | Azienda USL di Bologna | Dall’endoscopic suites all’endoscopic playground. | Nonostante l’adozione dei meccanismi classici della programmazione produttiva nell’ambito dell’attività endoscopica, si osserva, in particolare nelle piattaforme endoscopiche HUB, una criticità nella efficiente gestione della capacità produttiva real time, con una occupazione media delle suites endoscopiche del 53,3%/die.
Dopo una attenta misurazione ed analisi delle diverse fasi, e relative criticità, che caratterizzano il processo il gruppo di lavoro ha individuato quale azione di miglioramento l'implementazione una rilettura del layout del blocco endoscopico dell'Ospedale Maggiore da accompagnarsi ad un totale cambiamento del modello organizzativo adottato. La nuova logica organizzativa dell'equipe, che ricalca gli schemi di gioco del basket, è basata su un sistema di gestione VISUAL che fornisce informazioni in tempo reale per ciascuna sala del blocco e permette di conoscere in quale fase della procedura endoscopica l'equipe è impegnata e, dunque, di liberare, nelle fasi a bassa intensità, risorse per l'attivazione di una ulteriore linea produttiva al fine di aumentare la produzione e saturare al massimo la capacità produttiva di ogni singola risorsa e dell'intero blocco.
| Aldo Bonadies | aldo.bonadies@ausl.bologna.it | 3383121719 | Bologna |
5034 | Lean Project | Altri | Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” | DAIRI organizational model to promote and enhance research activity in health care: the Unit Disease Project | La ricerca sanitaria ha un ruolo chiave per promuovere un servizio assistenziale di qualità, che sappia utilizzare al meglio le risorse economiche a disposizione. Il suo obiettivo è il miglioramento dell'assistenza, delle cure e dei servizi, a beneficio della salute dei cittadini, della loro aspettativa e qualità di vita.
Gli IRCCS, eccellenza del sistema sanitario italiano, sono caratterizzati da un’alta specializzazione nella cura e nella ricerca, in prevalenza clinica e traslazionale, nel campo biomedico, nell'organizzazione e nella gestione dei servizi sanitari. La candidatura a IRCCS prevede di rispettare i requisiti e gli indicatori di performance richiesti dalla normativa.
Il Dipartimento Attività Integrate Ricerca Innovazione, dell’Azienda Ospedaliera e dell’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria, ha avviato il percorso di riconoscimento verso l’IRCCS per patologie ambientali. Questo percorso, riconosciuto dalla Regione Piemonte, rappresenta un’importante formalizzazione del consolidamento della propria tradizione scientifica e di organizzazione della ricerca.
Il progetto presentato evidenzia le potenzialità di un approccio Lean per gestire il cambiamento necessario ad affrontare il percorso di candidatura a IRCCS e rispondere ai requisiti della normativa.
| ANNALISA ROVETA | aroveta@ospedale.al.it | 3470662354 | ALESSANDRIA |
5036 | Lean Project | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE (ASST) DELLA VALLE OLONA | LEANgaggio del frequent user | Creazione e messa in operatività di un algoritmo che consente una efficace e proattiva individuazione dei frequent user, ovvero quei pazienti ad alto assorbimento di risorse, da sottoporre successivamente alla valutazione clinica di una commissione multidisciplinare preposta, ai fini della loro presa in carico da parte del territorio.
L'algoritmo rappresenta un cambio di paradigma, in particolare rileva in maniera automatica e snella la domanda dell'utenza cronico-fragile che non trova adeguata risposta nel Territorio, agendo da "termometro" per comprendere i bisogni della popolazione locale. | ALFREDO ADINOLFI | ALFREDO.ADINOLFI@ASST-VALLEOLONA.IT | 3473428592 | BUSTO ARSIZIO (VA) |
5037 | VBHC | VBHC | Azienda Usl Toscana sud est | | | Antonio Serra | antonio.serra@uslsudest.toscana.it | 329 104 7977 | Arezzo |
5038 | Lean Idea | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | Azienda Usl Toscana sud est | PUNTI PRELIEVO USL TSE | Il progetto in Partnership con Roche Healthcare Consulting, prevede la valutazione del attuale organizzazione e dell’efficienza della rete dei punti prelievo dell’AUSL Toscana sudest e conseguente creazione di un nuovo assetto organizzativo, attraverso l’utilizzo di metodologie di analisi organizzativa LEAN per garantire equità /omogenità di accesso di tutti i cittadini alle prestazioni di laboratorio (dal pelievo al referto).
Uniformare le modalità di prenotazione , esecuzione e restituzione del referto su tutto il territorio aziendale, iincrementare la soddisfazione degli utenti, e del personale coinvolto, ottimizzare la qualità dei campioni biologici (tracciabilità e riduzione non conformità), ottimizzare i costi generati dalla rete dei punti prelievo in ottica di sostenibilità nel tempo. | Catia Donnini | catia.donnini@uslsudest.toscana.it | 3478403811 | Arezzo |
5039 | Lean Idea | Percorsi emergenza urgenza e gestione del paziente in acuto | Azienda Usl Toscana sud est | KEEP CALM AND SEE & TREAT | Circa la metà degli accessi nei pronto soccorso (PS) della USL Toscana sud est è in bassa complessità (codici 4 e 5); un terzo di questa casistica è eleggibile per il percorso See&Treat (S&T).
L’analisi della situazione attuale ha mostrato disomogeneità nelle dotazioni di personale e nel numero di infermieri certificati S&T; il numero di casi trattati in S&T è insufficiente in alcuni PS, nonostante sia dimostrato il suo impatto positivo su tempi di attesa e di processo.
L’obiettivo principale del progetto, la riduzione dei tempi di attesa e processo della casistica a bassa complessità, si basa su tre obiettivi secondari: allineamento della percentuale di S&T al PS best performer, strutturazione del percorso nei PS con attività S&T vicina allo zero e omogeneizzazione della casistica.
Le contromisure proposte riguardano risorse umane e standardizzazione di alcuni sottoprocessi legati al S&T, con un monitoraggio garantito da 7 indicatori legati ai tempi, alle dotazioni e alle SOP sviluppate.
| Christian Ramacciani Isemann | christian.ramaccianiisemann@uslsudest.toscana.it | 3391489124 | Arezzo |
5040 | Lean Idea | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | Azienda Usl Toscana sud est | “Ho tutto? ….. Posso andare!” | Da aprile 2023 l’AUSL TSE ha avviato un nuovo appalto per l’erogazione di protesi ed ausili, che ha fatto emergere alcune criticità relative agli ausili assistenziali.
Trattandosi di un servizio critico, con importanti ricadute sia in ambito ospedaliero che territoriale, la Direzione Aziendale ha incaricato il Gruppo Lean di avviare un progetto di miglioramento, finalizzato a ridurre i tempi di erogazione degli ausili assistenziali ulteriormente rispetto ai LEA.
Il progetto ha permesso di fare emergere:
• una serie di criticità nel processo (colli di bottiglia, azioni non necessarie, differenze operative tra provincie)
• scarsa conoscenza delle corrette modalità operative da parte dei medici prescrittori
• lacune tecnologiche
e quindi pianificare le azioni di miglioramento individuate (nuova procedura, formazione, brochure, sviluppi software).
Parallelamente è stata costituita una Cabina di Regia, con focus sull’intero servizio, per il monitoraggio di reclami, costi ed attività.
| Fabrizio Monelli | fabrizio.monelli@uslsudest.toscana.it | 339 5914403 | Arezzo |
5042 | Lean Project | Altri | Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma | Sviluppo di un nuovo algoritmo per il calcolo di un indice di priorità di sostituzione (IPS) delle tecnologie in una struttura sanitaria: applicazione al parco tecnologico del Policlinico di Tor Vergata. | Lo scopo del progetto è quello di ottenere un indice di Priorità di Sostituzione (IPS) con l’obiettivo di raggiungere un’adeguata ed efficiente gestione delle risorse economiche in un’ottica di riduzione degli sprechi e miglioramento qualitativo e quantitativo dei flussi aziendali. Lo scopo è quello di utilizzare concretamente il metodo sui parchi macchine delle Strutture Sanitarie reali, differentemente da quanto ad oggi è presente in letteratura. Applicando l’algoritmo progettato ad una porzione “alpha” del parco tecnologico del PTV e concentrandoci su quella fascia di IPS definibile critica (rossa), si sono riscontrate apparecchiature quali ecotomografi, monitor per parametri vitali amagnetici, alcuni apparecchi per anestesia, alcuni ventilatori polmonari e defibrillatori, per i quali si stava già valutando la sostituzione e che dopo l’applicazione dell’algoritmo si sono confermati “Da sostituire”. Ciò conferma di quanto sia importante fare le giuste scelte al fine di ottimizzare le risorse economiche disponibili al fine del mantenimento di elevati standard assistenziali clinici. | Paolo Abundo | paolo.abundo@ptvonline.it | 3398586145 | Roma |
5044 | Lean Idea | Percorsi emergenza urgenza e gestione del paziente in acuto | Azienda Usl Toscana sud est | Zaini belli e snelli | Zaini snelli e belli è Il nostro progetto dedicato all’emergenza territoriale nasce dalla necessità di snellire il materiale che viene trasportato negli zaini d’emergenza dai sanitari, perché di difficile gestione e trasporto, per eccessiva presenza di farmaci e presidi.
La situazione attuale ci pone di fronte a zaini eccessivamente pesanti con farmaci e presidi alcuni spesso non utilizzati, tempo non a valore per controllo farmaci e dispositivi presenti ma non usati e insoddisfazione da parte dei sanitari per la difficoltà oggettiva nel trasporto e dai traumi che ne derivano.
Affrontare questi problemi con la Lean attraverso i suoi tools ci ha permesso di porci degli obiettivi per ridurre il peso degli zaini attraverso un ottimizzazione condivisa di check list, con possibilità di riduzione del peso degli zaini di almeno del 10% e impiego dei farmaci realmente necessari per gli interventi di emergenza con introduzione ed utilizzo di una nuova check list.
Analisi osservazionale ed elaborazione di un report di attività ad un anno dall’avvio del progetto.
| Roberto Maggi | roberto.maggi@uslsudest.toscana.it | 3477966296 | Arezzo |
5045 | Lean Project | Risk management ed Infection Control | AOUI VERONA | Clinical Governance nel Percorso Chirurgico: il progetto sperimentale di AOUI Verona. | AOUI ha introdotto un Modello di Clinical Governance applicato al Percorso chirurgico che prevede una trasversalità e integrazione di elementi, basati su una digitalizzazione dei dati: Ottimizzazione di Processi e di risorse, Process Mining, Strategia Organizzativa, Gestione Liste di Attesa, Digital Surveillance, Antimicrobial Stewardship, Monitoraggio continuo sull’aderenza alle procedure di Sicurezza. AOUI Verona sostiene con adeguati strumenti di machine learning le procedure, i protocolli di sorveglianza automatizzata e di terapia e prevenzione delle ICA che, oltre ad avvalersi delle informazioni in esito al monitoraggio microbiologico, prevede la raccolta e integrazione dei dati epidemiologici, clinici e organizzativi-comportamentali. AOUI, in coerenza con PNCAR, Linee di indirizzo sul percorso chirurgico, PNGLA, applica la Clinical Governance al percorso di efficientamento dei Blocchi Operatori. Gestione del Rischio, Prevenzione e Controllo ICA-AMR, Innovazione tecnologica e digitale, formazione del personale, ricerca, analisi dei dati, gestione tempi di attesa, monitoraggio continuo, ingredienti essenziali della sperimentazione organizzativa. | LUCIA FEDERICA CARPAGNANO | dr.fedecarpagnano@gmail.com | 3284979835 | Verona |
5046 | Lean Project | Risk management ed Infection Control | AOUI VERONA | Innovativo sperimentale Incident Reporting: dalla segnalazione, all’audit, al miglioramento continuo | La Direzione Sanitaria di AOUI Verona con la USD Risk Management ha introdotto un modello sperimentale di incident reporting che, attraverso le segnalazioni di utenti, rafforza la collaborazione trasversale di tutte le figure professionali coinvolte nel processo di miglioramento della qualità.
AOUIVR con tale sistema sperimentale dà voce al paziente attraverso il costante monitoraggio di eventuali segnalazioni negative dalle quali è possibile risalire a circostanze che rappresentano eventi avversi/mancati e che non sarebbero mai
stati segnalati. Dall’analisi attenta e multidisciplinare di queste segnalazioni è possibile effettuare audit clinico-organizzativi, pianificare e intraprendere azioni di miglioramento in ottica preventiva e reattiva, monitorandone anche l’impatto nel tempo. Nel 2023 è stata implementata la nuova procedura operativa e sono stati effettuati i primi audit
specifici che hanno permesso di migliorare qualità e sicurezza delle cure in Azienda, intercettando le criticità e consentendo all’organizzazione di intervenire prontamente. Il paziente è il target e la bussola dell’efficientamento dei servizi erogati dall’Azienda. | LUCIA FEDERICA CARPAGNANO | dr.fedecarpagnano@gmail.com | 3284979835 | Verona |
5048 | Lean Idea | Percorsi di cronicità | ASL NAPOLI 2 NORD | DIGITAL TRANSFORMATION: PER UNA PIÙ EFFICACE COLLABORAZIONE TRA SOCIALE E SANITARIO | Il progetto DIGITAL TRANSFORMATION: PER UNA PIÙ EFFICACE COLLABORAZIONE TRA SOCIALE E SANITARIO, della ASL Napoli 2 Nord, risponde, servendosi del supporto digitale, all’esigenza di facilitare la comunicazione tra i Servizi Sanitari (Distretti Sanitari) e i Servizi Sociali comunali per migliorare la gestione delle procedure propedeutiche alla presa in carico integrata del bisogno afferente all’area della cronicità, favorendo forme di partecipazione condivise e coordinate, in linea con gli obiettivi del PNRR. Il progetto ha integrato la piattaforma aziendale ddPAST per la gestione delle funzioni PUA, UVI e presa in carico sociosanitaria (prima utilizzata esclusivamente dagli operatori dei Distretti Sanitari) per consentire l’accesso anche di operatori dei Servizi Sociali comunali avviando così una gestione integrata informatizzata dei processi: dalla segnalazione/accoglienza della domanda, alla valutazione multidimensionale del bisogno sociosanitario, alla presa in carico. | Maria Femiano | maria.femiano@aslnapoli2nord.it | 08118840231 | Frattamaggiore (NA) |
5050 | Lean Project | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | I.R.C.C.S. POLICLINICO SAN DANATO | “©LEAN”: Riorganizzazione di un percorso chirurgico | Prima della riorganizzazione “©LEAN” i percorsi dei pazienti sottoposti a chirurgia in regime ordinario e Day Surgery/BIC vedevano una disfunzionale commistione.
All’interno della stessa unità di degenza vi era la compresenza di posti letto ordinari, posti letto dedicati Day Surgey e posti tecnici dedicati BIC. Ciò si traduceva in un percorso non funzionale per il paziente, un impiego non ottimale di personale e un sovraccarico degli asset.
Per cambiare le logiche di gestione in conformità alla filosofia Kaizen e passare da un percorso tradizionale valido per tutti (logica push) a un percorso custumizzato sulle esigenze del singolo (logica pull) abbiamo accentrato tutta l’attività in un’unica area.
Al fine di creare un percorso orizzontale che consentisse di eliminare le attività non a valore, la nuova area è stata realizzata in adiacenza al blocco operatorio. Questo comporta, oltre ad un miglioramento della patient experience, una maggiore efficienza e un aumento della produttività. | Giulio Aligata | dirgen.PSD@grupposandonato.it | 3371048521 | SAN DONATO MILANESE |
5052 | Lean Project | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | AZIENDA SANITARIA SAN GIOVANNI ADDOLORATA | PERCORSO DEL PAZIENTE CON NODULO O ADDENSAMENTO POLMONARE | Il progetto si è posto come obbiettivo quello di migliorare e velocizzare il percorso del paziente affetto da carcinoma polmonare dalla fase di presa in carico fino al trattamento.
Il miglioramento del flusso si proponeva non solo di ridurre i tempi del patient flow, ma di elevare la qualità del servizio erogato a fronte di un adeguamento della allocazione delle risorse.
L'applicazione del processo ha permesso di incrementare la produttività, di migliorare qualitativamente le prestazioni erogate a fronte di una più adeguata distribuzione e dell'impegno delle risorse umane coinvolte nello stesso.
| ANTONIO LUGINI | alugini@hsangiovanni.roma.it | +393476063165 | ROMA |
5054 | Lean Idea | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Azienda Usl Toscana sud est | Le cure palliative precoci e simultaneous care nella malattia oncologica evolutiva | L’obiettivo del progetto è quello di costruire un PDTA sulle cure palliative precoci e simultanee nella malattia oncologica evolutiva al fine di garantire su tutto il Territorio omogenee modalità e stessi livelli di erogazione delle prestazioni/servizi propri della Rete Locale di Cure Palliative ai pazienti oncologici durante le fasi di malattia e nei setting previsti dalla Rete.
MACROFasi
Costruzione Nuovi indicatori di cure palliative precoci/cure simultanee nella malattia oncologica avanzata
Ricognizione sullo stato attuale delle attività aggiornate sul Flusso ambulatoriale Regione Toscana per accessi ai GOM e visite cure palliative
Messa a punto degli strumenti di misurazione, lettura (e monitoraggio) delle attività .Ricalcolo del t0. Condivisione modello e avvio percorso sperimentale
Monitoraggio delle fasi con i nuovi indicatori delle cpp/cp (MeS)
Valutazione risultati ( GdL ASL TSE - MeS) | Concetta Liberatore | concetta.liberatore@uslsudest.toscana.it | 3491229948 | Arezzo |
5055 | Lean Idea | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | Azienda Usl Toscana sud est | LIBERIamoci dagli sprechi! | Una inadeguata tenuta di farmaci, dispositivi medici e strumentario chirurgico negli ambienti di cura dei penitenziari afferenti alla USL Toscana sud est genera sprechi attraverso surplus di materiali immagazzinati e il loro trasporto.
Nonostante le limitazioni legate al particolare contesto, due Gemba Walk hanno evidenziato limitatezza di spazi, controlli inefficaci, scorte eccessive e un elevato rischio di generare scaduti anche tra farmaci di costo elevato.
Sono stati individuati 3 obiettivi principali: riduzione dello scaduto, standardizzazione dei controlli e recupero degli spazi attraverso 5 differenti contromisure sviluppate in un piano di implementazione (che comprenderà l’utilizzo delle 5S e lo sviluppo di SOP e OPL) a più step, da completarsi in un tempo stimato di 9 mesi.
9 indicatori riguardanti dotazioni, materiale scaduto, recupero, stesura di SOP/OPL e spazi garantiranno adeguati monitoraggio e follow-up.
| Christian Ramacciani Isemann | christian.ramaccianiisemann@uslsudest.toscana.it | 3391489124 | Arezzo |
5057 | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Azienda Usl Toscana sud est | | | Giuliana Mancini | giuliana.mancini@uslsudest.toscana.it | 3316208291 | Arezzo |
5058 | Lean Project | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | Azienda Usl Toscana sud est | Bio Lead Time in Time | Anatomia Patologia Ospedale Misericordia: struttura di riferimento per la Cito-Istologia di tutta la provincia di Grosseto.
Il progetto nasce, dopo un restyling del 2017-18-19, con l'intento di ridurre i tempi di refertazione delle biopsie.
Il fine delle biopsie è ottenere una diagnosi tempestiva che fornisca in tempi rapidissimi l’accesso a eventuali successive terapie. Esse sono l'esame diagnostico per eccellenza per individuare le caratteristiche morfologiche delle lesioni: il tempo di refertazione incide notevolmente sulla precocità di accesso alle cure che seguono. Un iter diagnostico con tempi efficientati garantisce terapie chirurgiche e farmacologiche più efficaci.
Il progetto ha usato dati di refertazione del I trimestre ‘22, evidenziando le cause radice responsabili dei ritardi, definiti obiettivi e contromisure, il cronoprogramma ha previsto il raggiungimento dei risultati entro settembre 2023. I risultati ottenuti, buoni rispetto agli obiettivi fissati, hanno consentito attraverso ottimizzazione delle attività e riorganizzazione del layout del Laboratorio, la riduzione dei tempi di refertazione di tutti i campioni istologici. | Catia Donnini | catia.donnini@uslsudest.toscana.it | 3478403811 | Arezzo |
5059 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Azienda Usl Toscana sud est | IN RADIOLOGIA ….BELLI SENZA | Il paziente, prima di ogni tipologia di esame radiologico, deve essere accuratamente preparato dal reparto di provenienza, togliendo tutto ciò che potrebbe rendere difficoltosa l’indagine radiologica. Esistono in Azienda Toscana Sud Est due Procedure Aziendali sulla Gestione delle Protesi e dei Beni Personali che dovrebbero agevolare la gestione dei pazienti nelle radiologie ma purtroppo ciò non accade determinando un aumento nelle tempistiche di esecuzione degli esami, esposizioni improprie (D. Lgs. 101 del 2020), una cattiva gestione degli oggetti con possibilità di perdite e richieste di risarcimento.
METODO: rilevazione del Dato in tutte le Radiologie della Sud Est; tipizzazione degli oggetti rilevati (281 segnalazioni in 21 giorni, 843’ di ritardo); Gemba nelle tre Aree Sud Est (Siena – Arezzo – Grosseto); Swim Line; Diagramma di Ishikawa con analisi delle cause radice; Matrice Causa-Effetto; Obiettivi; Bozze Volantini Informativi; Cronoprogramma.
| Stefania Bracciali | stefania.bracciali@uslsudest.toscana.it | 3319872237 | Arezzo |
5060 | Lean Project | Percorsi di cronicità | Azienda Usl Toscana sud est | #aCasaTuaDeliveRX | Il servizio di Radiologia Territoriale nasce nella Sud Est come fase sperimentale nella zona del Valdarno in coerenza con la Mission 6/C1 e 5 del PNNR. Attraverso la metodica A3 Report abbiamo fatto il punto dello stato di avanzamento del progetto creando un’opportunità di miglioramento nella sua espansione nella zona Senese e Grossetana. Gli Obiettivi raggiunti nella fase sperimentale: appropriatezza delle prescrizioni 100% - gradimento > 90 %. Obiettivi da raggiungere: standardizzazione del processo, Procedura Aziendale unica, formazione e informazione dei MMG e nelle strutture territoriali, auto aziendale dedicata e permessi ZTL nelle zone necessarie. Strumenti Lean utilizzati: Swimline, Fishbone, definizione 4 M, analisi cause radice (5 perché). Fine ultimo: compensare le disuguaglianze assistenziali territoriali e colmare la distanza tra i tradizionali luoghi di cura e la quotidianità dell’assistito in un’ottica di rafforzamento della rete sanitaria e sociosanitaria territoriale. | Stefania Bracciali | stefania.bracciali@uslsudest.toscana.it | 3319872237 | Arezzo |
5061 | Lean Project | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | Azienda Usl Toscana sud est | Caccia grossa al fuori soglia! | A inizio 2023 le liste di attesa dell’AUSL TSE erano composte da più di 10000 persone in lista, non c’era un governo centralizzato aziendale, né un cruscotto con indicatori ad hoc. Le 3 Provincie dell’Azienda usavano software diversi e dati non uniformi. La Direzione Aziendale ha dato mandato a un gruppo di lavoro multidisciplinare di creare uno strumento di controllo per monitorare le liste di attesa e mettere in atto azioni correttive per il loro recupero. Sono stati identificati algoritmi e indicatori per il governo delle liste di attesa per il controllo di:
• Bilancio ingressi-uscite
• Appropriatezza assegnazione classe di priorità
• Numero di interventi entro/fuori soglia e in scadenza
• Appropriatezza liste operatorie
Inoltre è stato creato un flusso unico di dati, visualizzati su una web-app, Qlik, che supera i problemi di pesantezza e difficoltà di condivisione dei file excel.
Grazie al monitoraggio sono state intraprese delle contromisure che in poco tempo hanno ridotto le liste di attesa, eliminato buona parte dei pazienti in lista prima del 2023 e migliorato la distribuzione percentuale delle classi di priorità dei pazienti.
| Andrea Serafini | andrea.serafini@uslsudest.toscana.it | 3200417903 | Arezzo |
5062 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | ASL 3 Nuoro | Ottimizzazione del percorso del paziente oncologico tramite il centro accoglienza servizi onco intra ed inter aziendale | Il centro assistenza servizi oncologici (CAS) ha la funzione di accompagnare il paziente oncologico lungo tutto il percorso di cura intra ed extra ospedaliero. Con questo lavoro si è voluto dare evidenza delle innovazioni che questo servizio ha apportato. | Paolo Cannas | cannaspao@hotmail.com | +393292608432 | Nuoro |
5063 | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | ASL 3 Nuoro | | | Paolo Cannas | cannaspao@hotmail.com | +393292608432 | Nuoro |
5067 | Lean Project | Altri | Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Nudget: la strategia che spinge il miglioramento | La necessità di una revisione del Sistema di Budget dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana deriva dalla richiesta avanzata in più occasioni da parte degli stakeholders, in particolare dai dipartimenti chirurgici, medici e di servizi intermedi, di rendere maggiormente accessibili, in termini di comprensibilità e di reperimento dati, sia le schede di budget che la reportistica di monitoraggio relativa, al fine di ottimizzare la performance in termini di outcome per gli utenti. Abbiamo così intrapreso un’analisi approfondita sulla situazione attuale del problema rilevato, osservandolo da più punti di vista del sistema (il template, la reportistica e gli stakeholders) e avanzando le opportune contromisure. Abbiamo ottenuto una drastica semplificazione degli obiettivi e la conseguente personalizzazione delle schede per ogni struttura, rendendo fruibile dai relativi responsabili una scheda di monitoraggio interattiva finalizzata al miglioramento continuo della performance. | Elena Favre | elena.favre@ao-pisa.toscana.it | 3385731100 | PISA |
5068 | Lean Project | Processi amministrativi | Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | cartelle...pazze | La cartella clinica è uno dei documenti fondamentali per la sua funzione non solo amministrativo-descrittiva ma anche quale strumento di cura.
La norma (L. 24/2017) stabilisce che copia di essa debba essere consegnata entro max 30 gg dalla richiesta; l’AOUP rispetta tale previsione nel 59,2% delle istanze (su n.6500 richieste/anno complessive).
L’analisi dello STATO ATTUALE e delle CAUSE RADICE è stata condotta attraverso un’analisi statistica (test asimmetria –curtosi) hanno rilevato lavorazioni a batch, input ed output solo cartaceo, presenza di numerosi tempi non a valore.
Si è quindi puntato alla riduzione dei rilasci out of time (oltre 30gg) garantendo la qualità del prodotto e la tracciabilità e la multicanalità si in fase di input che di output.
Ad oggi, le contromisure implementate fanno registrare le seguenti performance (KPI):
- una riduzione del 70% (equivalenti ad 8 giorni) dei tempi di processo non a valore aggiunto;
- una riduzione dal 40,8% al 28,6% dei rilasci oltre i 30 giorni;
- presenza del 100% delle cartelle digitalizzate della check list
- un gradimento elevato della possibilità di rilascio di copia cartella clinica digitale (70% circa). | Matteo Filippi | m.filippi@ao-pisa.toscana.it | 3246077222 | Pisa |
5070 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | Azienda Usl Toscana sud est | | | Federico Taddeini | federico.taddeini@uslsudest.toscana.it | 3331024102 | Arezzo |
5072 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | IRCCS pubblico | | | Luca Miceli | luca.miceli@cro.it | 347-4507997 | Udine |
5074 | VBHC | VBHC | USL Toscana Centro | | | Christian Dattilo | christian.dattilo@uslcentro.toscana.it | 3924252554 | Prato |
5077 | Lean Project | Percorsi di cronicità | Azienda Usl Toscana sud est | COT 4.0 Evolution in TSE | L'obiettivo generale della COT è quello di rendere efficaci ed efficienti le risposte ai cittadini in condizione di bisogno e dei pazienti nel passaggio da un setting assistenziale all'altro (ospedale – territorio).
In Auls Toscana Sud est è stato effettuato un percorso” lean oriented” per consentire la transizione da Centrale della cronicità a Cot 4.0.
Con questo progetto ci siamo posti il fine di :
• Implementare il modello “patient centred”, che vede il paziente e le sue esigenze al centro dell’intero sistema; • Sviluppare soluzioni a sostegno dell'assistenza domiciliare; • Favorire la dimissione ospedaliera, evitando una permanenza inappropriata in ambito ospedaliero; • Il rafforzamento dell’assistenza domiciliare; • Favorire una gestione integrata del paziente attraverso l’implementazione di modelli organizzativi sia a livello gestionale che professionale, atti a garantire la continuità dell’assistenza con un impiego coordinato ed uniforme delle risorse (lavoro in team); • L'implementazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali Riabilitativi (PDTAR), strumenti a disposizione del TEAM multiprofessionale per l’attuazione del Piano Personalizzato di Cura sulla base della valutazione multidimensionale, sanitaria e sociale.
Gli obiettivi specifici sono :
Diminuzione tempi di presa in cura KPi Tempo di attivazione COT: < 30% ;Diminuzione della degenza Tempo medio di degenza: KPi< 20%; >Valore per assistito e i care giver PROMS, PREMS: fonte Istituto Superiore Sant’Anna Pisa
Esiti attesi e Key words
VALORE PER IL paziente per migliorare il percorso di presa in carico e di cura
presa in carico INTEGRATA E TEMPESTIVA Per garantire outcome e ridurre le recidive
organizzazione PROCESSI Differenziazione livelli di assistenza per rischio paziente
EMPOWERMENT Per una reale alleanza ed aderenza terapeutica
| Maria Giovanna D'Amato | mariagiovanna.damato@uslsudest.toscana.it | 3292997438 | Arezzo |
5078 | Lean Project | Percorsi di cronicità | AZIENDA SOCIOSANITARIA LIGURE N. 4 | TLS - TIGULLIO LUOGO DI SALUTE | Il progetto ha definito, nell'arco di circa un anno, la politica aziendale di sviluppo dei servizi. Puntando sulla revisione dei processi di cura in ottica di Value Based Healthcare, inserimento della telemedicina, continuità ospedale-territorio in tutto il percorso di diagnosi assistenza e cura.
Per sviluppare al meglio il progetto, sono stati introdotti strumenti di lean management che hanno contribuito a "mettere il paziente al centro" in termini di revisione del percorso e a "mettere il professionista al centro" nell'essere il promotore del cambiamento | DANIELA MORTELLO - ALESSIA BRIOSCHI | ALESSIA.BRIOSCHI@ASL4.LIGURIA.IT | 3923619906 | CHIAVARI |
5079 | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | AZIENDA SOCIOSANITARIA LIGURE N. 4 | | | DANIELA MORTELLO - ALESSIA BRIOSCHI | ALESSIA.BRIOSCHI@ASL4.LIGURIA.IT | 3923619906 | CHIAVARI |
5081 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Policlinico Tor Vergata | PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE IMMUNO- MEDIATE (IMIDs) | Le malattie infiammatorie croniche hanno un impatto significativo sulla salute e sull’assistenza socio-sanitaria, in termini di morte prematura, cronicità o disabilità. Il 70-80% delle spese sanitarie sono stanziate proprio per queste patologie, anche perché questi pazienti gravano a lungo sui servizi di cura e assistenza. I costi sanitari e il rischio di ricoveri inutili aumentano notevolmente al crescere delle comorbidità. L’incidenza delle patologie croniche aumenta di anno in anno. In Italia, negli ultimi 9 anni la percentuale di persone che hanno dichiarato di avere almeno una patologia cronica è passata dal 38,6% del 2011 al 40,9% del 2020. Nel 2020 il 20,8% ha affermato di avere almeno due patologie croniche (+0,7% rispetto al 2011). [Fonte: Istat Multiscopo sulle famiglie: aspetti della vita quotidiana - Persone con almeno una patologia cronica trend 2011 – 2020]
Le IMIDs rappresentano una classe di patologie croniche con quadri sintomatologici eterogenei. Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato che le IMIDs dipendono da meccanismi patogenetici comuni in cui la numerosità dei pazienti che presentano comorbidità Reumatologiche, Dermatologiche, Gastroenterologiche o Oftalmologiche da dati di letteratura, oscillano tra il 25% al 40%. Si tratta di fenotipi e di manifestazioni cliniche diverse di un processo che può essere ricondotto a una matrice comune che è una grave disfunzione del sistema immunitario che si attiva contro antigeni, nella maggior parte dei casi non identificati, dove questa attivazione genera infiammazione persistente che finisce con il colpire e distruggere numerosi organi e apparati di questi soggetti. Una delle caratteristiche di questi pazienti è lo sviluppo di condizioni di comorbidità.
Nel corso degli anni le diverse Società Scientifiche, (SIR, Società Italiana di Reumatologia, ADOI, Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani, SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse, SIED, Società Italiana Endoscopisti Italiani è SIGE, Società di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva), AIMO, Associazione Italiana Medici Oculisti, hanno evidenziato la necessità di cambiare la prospettiva dell’approccio diagnostico e terapeutico, non più correlato solo alla propria disciplina ma focalizzandosi su aspetti comuni alle diverse discipline, risulta necessario che gli esperti, delle varie discipline cooperano nella gestione di queste patologie che spesso convivono nello stesso individuo.
In particolare fanno parte delle patologie IMIDs le patologie immuno-mediate quali: Artrite Reumatoide (AR), Spondiloartriti (SPA), Artrite Psoriasica (PSA), Artrite Idiopatica Giovanile (AIG), Psoriasi (PSO), Idrosadenite Suppurativa (HS), Dermatite Atopica (AD), Malattia di Crohn (MC), Colite Ulcerosa (CU), Uveiti (US) e Dry eye disease (DED), la maggior parte con manifestazioni anche in età pediatrica.
Nel seguente PDTA sono descritte le attività delle singole Unità operative con la loro matrice di responsabilità e le integrazioni delle attività fondamentali per una presa in carico integrata delle persone affette da IMID, tramite l’integrazione funzionale, intersettoriale e interistituzionale tra tutti i sottosistemi articolati all’interno del PTV e nelle interazioni con i territori limitrofi. La Reumatologia, la Dermatologia, la Gastroenterologia e l’Oculistica del Policlinico Tor Vergata di Roma si sono organizzati generando un Team Clinico Multidisciplinare, in linea con le direttive Regionali e Aziendali e con le recenti evidenze scientifiche.
L’idea di un processo ottimizzato internamente ad un’Azienda Ospedaliera rappresenta la base su cui poter collegare a breve il territorio quindi gli specialisti territoriali e i Medici di Medicina Generale. I professionisti delle UO di Reumatologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Oculistica del Policlinico Tor Vergata di Roma hanno costituito un Team Clinico Multidisciplinare che, in linea con le direttive Regionali e Aziendali e con le recenti evidenze scientifiche, hanno realizzato un processo per collegare l’Azienda Ospedaliera con i Medici Specialisti Territoriali e i Medici di Medicina Generale. L’obiettivo è di creare un dialogo multidisciplinare, in cui gli specialisti decidono insieme, condividendo informazioni e stratificando il paziente con la “sua specifica” manifestazione patologica. Ottimizzare attraverso la presa incarico condivisa l’appropriatezza nella scelta di indagini clinico-diagnostiche, terapeutica ed un corretto follow-up del paziente.
| Maria Sole Chimenti | maria.sole.chimenti@uniroma2.it | 3282679264 | Roma |
5082 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | AZIENDA SOCIOSANITARIA LIGURE N. 4 | KAIZEN DIABETE - CRONICITA' E PROSSIMITA' | Il progetto di revisione del PDTA per la gestione del paziente diabetico è parte di una progettualità maggiore (TLS - Tigullio luogo di salute) che ha coinvolto tutta l'Asl4 nella implementazione della strategia di miglioramento della presa in carico "di prossimità" dei pazienti cronici.
Il lean management ha fornito un nuovo "paio d'occhiali" con cui ri-vedere il percorso di presa in carico a 360* del paziente diabetico, fornendo a tutti i professionisti coinvolti nel percorso strumenti utili per il miglioramento continuo, in ottica di incremento del valore per il paziente. | PAOLA PONZANI - ALESSIA BRIOSCHI | ALESSIA.BRIOSCHI@ASL4.LIGURIA.IT | 3923619906 | CHIAVARI |
5083 | Lean Project | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | AZIENDA SOCIOSANITARIA LIGURE N. 4 | KAIZEN SALE CHIRURGICHE - IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME NEVER ENDING STORY | Il progetto prende il via nel 2022, con l'obiettivo di verificare il processo di gestione di sala operatoria ed arrivare alla gestione di risorse scarse, in particolare rappresentate dalle figure professionali che insistono sulla sala operatoria (chirurghi delle diverse specialità, anestesisti, ferristi e personale infermieristico di sala operatoria). Il "ring" di azione, in fase di analisi, si allarga a diversi sotto-ring: la gestione dei dati, la rilevazione delle informazioni e la gestione degli incontri in fase di programmazione, i supporti informatici/informativi al processo, i tempi di cambio sala.
Nel 2023, mentre progressivamente si implementano le contromisure individuate a fine 2022, il gruppo di lavoro individua ulteriori sotto-ring di azione, finalizzati sempre a migliorate il processo: se da una parte si focalizzano altre fasi del processo di gestione di sala operatoria (tempo di arrivo del paziente in blocco operatorio) dall'altra si amplia anche la "profondità" del percorso, che passa da "percorso di sala operatoria" a "percorso chirurgico del paziente programmato", con particolare focus per la gestione delle liste d'attesa e l'implementazione della "lista di presa in carico" (gestione degli approfondimenti di pazienti candidati alla chirurgia elettiva) | MONICA BONFIGLIO - ALESSIA BRIOSCHI | ALESSIA.BRIOSCHI@ASL4.LIGURIA.IT | 3923619906 | CHIAVARI |
5085 | Lean Idea | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | Azienda USL Toscana Centro | EcoSistemaSalute360: Dashboard integrato territorio-ospedale | EcoSistemaSalute360: Dashboard integrato territorio-ospedale
A livello aziendale è stata sviluppata una progettualità articolata su più fronti per gestire e accompagnare lo sviluppo della rete territoriale in attuazione delle indicazioni nazionali e regionali.
Uno degli ambiti progettuali è rappresentato dallo sviluppo delle risposte territoriali che costituiscono le ‘alternative’ in grado di impattare sull’utilizzo appropriato dell’ospedale
Il progetto è stato impostato utilizzando l’approccio del Policy Deployment al fine di supportare le politiche aziendali per lo sviluppo e il potenziamento delle risposte territoriali che impattano maggiormente sull’uso appropriato dell’ospedale per acuti mediante un processo di pianificazione strategica strutturato.
Uno degli output del progetto è quello di creare un dashboard innovativo per la correlazione di indicatori relativi allo sviluppo e al potenziamento di risposte territoriali con variabili descrittive dell’uso appropriato dell'ospedale per acuti, sia nella fase di sviluppo delle risposte territoriali che a regime, dopo la loro piena attivazione.
Il Sustainability Plan che, con riferimento alla prima Componente della Missione 6, prevede che i costi stimati a regime siano coperti mediante risorse derivanti dall’incremento del finanziamento del SSN e dai saving ottenuti con la riorganizzazione delle cure territoriali attraverso una riduzione di ricoveri inappropriati, degli accessi al pronto soccorso e della spesa farmaceutica.
Per raggiungere questo obiettivo in modo efficace si è ritenuto utile valutare l’andamento speculare del rafforzamento e sviluppo delle risposte territoriali con la riduzione dell'utilizzo inappropriato dell'ospedale per acuti.
| Maria Teresa Mechi | mariateresa.mechi@uslcentro.toscana.it | 3296507732 | Firenze |
5087 | Azienda Lean | Azienda Lean | ASL 4 LIGURIA | | | Michela Ferlenghi - Alessia Brioschi | alessia.brioschi@asl4.liguria.it | 3923619906 | Chiavari (GE) |
5090 | Lean Project | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | UPMC Hillman Cancer Center San Pietro | "The Final Radioterapy Countdown": un progetto Lean per il trattamento entro le 24h | Il progetto ha avuto come obiettivo la diminuzione del Turnaround time medio nel corso del 2022, basato sui livelli di riferimento aziendali. Per ottenere il risultato sono state analizzate le cause tramite Root Cause Analysis. Una volta introdotte le contromisure, nel 2022 si è riusciti ad ottenere un Turnaround medio di 9,2 giorni, rispetto ai 12,3 del 2021. I dati di Follow Up hanno mostrato per i primi sei mesi del 2023 un valore di Turnaround time medio di 7,4! | Luca Capone | caponel@upmc.it | 0688846817 | Roma |
5092 | Lean Idea | Gestione del percorso paziente malattie rare | Fondazione Serena Onlus | Evoluzione del Patient Journey centro clinico NeMO | NeMO è stato avviato nel 2008 con l'obiettivo di creare un network di riferimento all'interno del Servizio Sanitario Nazionale per la diagnosi, la cura e l'assistenza delle malattie neuromuscolari. Nel corso degli anni, l'organizzazione ha registrato una crescita significativa, con vari centri operativi sul territorio, in risposta alla crescente necessità di diagnosi, cura e ricerca in questo settore.
Negli ultimi tre anni, NeMO ha rafforzato ulteriormente la sua presenza e si è adattata alle esigenze sempre maggiori dei pazienti e delle loro famiglie. Tuttavia, questa rapida espansione ha reso necessaria un'evoluzione organizzativa per ottimizzare il percorso del paziente e garantire una migliore implementazione dei servizi offerti.
In sintesi, il progetto di evoluzione organizzativa di NeMO si propone di ottimizzare il percorso del paziente, migliorare la responsabilità e l'autonomia dei professionisti sanitari e favorire una comunicazione più efficace all'interno del network di centri, mantenendo sempre al centro il benessere e le esigenze dei pazienti affetti da malattie neuromuscolari.
| Stefano Regondi | Stefano.regondi@centrocliniconemo.it | +39 0280018120 | Milano |
5093 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | UPMC Hillman Cancer Center San Pietro | Approccio Lean e ART Adaptive Radiotherapy online di un centro oncologico avanzato | UPMC Hillman Cancer Center San Pietro è in procinto di aggiornare le apparecchiature di radioterapia con l'introduzione della "Adaptive Radiotherapy". L'upgrade è previsto per Novembre 2023. L’introduzione della nuove macchine richiede nuovi protocolli e nuove competenze.
L'analisi delle cause ha mostrato aree di miglioramento nelle competenze del personale addetto ai protocolli di imaging (Tecnici di radioterapia);
1. Formazione del personale per l'utilizzo della nuova tecnologia entro Gennaio 2023
2. Creazione di una nuova procedura per l'utilizzo di tecniche aggiornate ed idonee alla nuova tecnologia con rapidità del workflow, sostenibilità dei costi, team working in fase organizzativa (entro Gennaio 2023) | Luca Capone | caponel@upmc.it | 0688846817 | Roma |
5094 | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | 2020 Fondazione PTV - Policlinico Tor Vergata | | | Maria Franca Mulas | mariafranca.mulas@ptvonline.it | 062090060/26 | Roma |
5095 | Lean Idea | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Fondazione Policlinico Tor Vergata | UN NUOVO MODELLO DI CASE MANAGEMENT AL POLICLINCO TOR VERGATA | L’evoluzione organizzativa delle attività sanitarie sollecita inevitabilmente una revisione del modello concettuale di presa in cura del paziente, sempre più orientato alla multidisciplinarità e alla metodologia del Case Management. La letteratura di riferimento, considera oggi il Case Manager lnfermiere il facilitatore del cambiamento aII’interno delle strutture sanitarie in quanto responsabile dell‘impIementazione, diffusione e offerta ai pazienti di un nuovo sistema di assistenza (Alfieri E. 2017). Tale modello consente d’individuare i bisogni del paziente e d’identificare uno strumento di programmazione, verifica e controllo degli stessi, fino alla costruzione di un progetto basato sul lavoro di un’equipe multiprofessionale integrata, adattabile ai cambiamenti del paziente, con percorsi condivisi ed appropriati, capace di fornire prestazioni flessibili in risposta alle reali esigenze deII‘assistito. In particolare, favorisce un’organizzazione per la gestione del paziente con cronicità riproducibile in ogni PDTA, con I’obiettivo finale di non trattare soltanto la patologia che si é instaurata, ma di promuovere il mantenimento della salute che garantisca I'equità di accesso e di presa in carico secondo il principio della qualità deII'assistenza declinata nelle sue varie dimensioni. | Alessandro Sili | alessandro.sili@ptvonline.it | 062090800164 - 06209008186 - 3493444773 | Roma |
5099 | Lean Project | Percorsi di cronicità | UOSD Centro Demenze Policlinico Tor Vergata | ;Malattia di Alzheimer: diagnosi precoce per un trattamento Tempestivo | Il piano proposto prevede la possibilità di organizzare percorsi orientati alla diagnosi precoce (preclinica e/o prodromica) delle malattie neurodegenerative per i pazienti del territorio su cui insiste il Policlinico. I servizi offerti prevedono:
- Valutazioni specialistiche ambulatoriali, neuropsicologiche, genetiche e comportamentali per pazienti con declino cognitivo;
- Percorsi di accesso in Day Hospital a scopo diagnostico e terapeutico, con valutazione di biomarker di imaging molecolare (PET-FDG) e su liquor cefalorachidiano (dosaggio di beta amiloide, proteina tau totale e forme fosforilate), interpretati secondo le ultime classificazioni e linee guida adottate internazionalmente;
- Il Centro inoltre offre la possibilità di partecipare a numerosi trial clinici farmacologici e non farmacologici con metodiche di stimolazione magnetica transcranica, dedicati sia al trattamento dei processi biologici responsabili della neurodegenerazione che alla gestione dei sintomi delle demenze.
| Alessandro Martorana | alessandro.martorana@ptvonline.it | 0620903137 | Roma |
5101 | Lean Project | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | Azienda ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo | DATA DRIVERN HEALTH CARE: DATI E OPERATIONS MANAGEMENT AL SERVIZIO DEL MIGLIORAMENTO DEL PERCORSO CHIRURGICO | Nel post pandemia Covid si è reso necessario governare un percorso chirurgico che presentava difficoltà di aderenza ai criteri condivisi in materia di recupero delle liste di attesa, oltre che nel rispetto dei tempi di attesa del PNGLA.
L’AOAL ha informatizzato le liste di attesa in parte ancora cartacee, definendo criteri specifici per una pulizia liste d’attesa ordinaria e straordinari; sono stati creati cruscotti di monitoraggio consultabili sul sistema di BI aziendale dai singoli reparti, con l’obiettivo di renderli autonomi nella manutenzione ordinaria delle proprie LA.
I cruscotti di monitoraggio forniscono alert automatici che evidenziano le criticità, oltre a eventuali posizioni “anomale” in lista.
Il sistema di BI fornisce infine un report relativo allo score delle prestazioni afferenti alle varie specialità, al fine di favorire la consultazione delle liste, agevolando la corretta definizione della programmazione chirurgica.
Tra i risultati ottenuti vi sono il dimezzamento dello score dell’area chirurgica; più di 700 posizioni di lista regolarizzate tramite la manutenzione straordinaria; aumento della produzione chirurgica (+15%).
| Roberta Bellini | rbellini@ospedale.al.it | 0131206408 | Alessandria |
5102 | Lean Idea | Logistica e Supply Chain | AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO | CELLULA 4.0: ALLEANEIAMO GLI STRUMENTI | Terminato il periodo pandemico, lo scenario odierno impone una ripresa dell’utilizzo della metodologia Lean per rispondere alle nuove esigenze del sistema salute.
Il Dipartimento di Assistenza Infermieristica e Ostetrica (DAIO) dell’ASL Toscana Centro si è fatto carico di rimodulare il proprio modello assistenziale partendo dai risultati di uno studio condotto ad hoc.
La disomogeneità dell’applicazione del modello “Cellula 3.0” e dell’utilizzo degli strumenti a supporto dell’assistenza ha determinato la necessità di creare gruppi di lavoro specifici.
Il gruppo ICT si è occupato di revisionare e riorganizzare la modalità operativa con cui sono utilizzati i seguenti strumenti: Visual Hospital, Piano per ogni paziente, 5S-Kanban, Briefing.
Dalla filosofia aziendale alle parole chiave del Dipartimento, il progetto “Cellula 4.0” enfatizza il contesto interdipartimentale in cui il DAIO, pur nella sua autonomia professionale, agisce secondo principi e finalità aziendali e contribuisce a raggiungere la migliore performance nell’ottimizzazione dei flussi dei pazienti per la minimizzazione del lead time. | Elisa Rinaldini | elisa.rinaldini@uslcentro.toscana.it | 3394631858 | FIRENZE (FI) |
5104 | VBHC | VBHC | Roche Diagnostics S.p.A. | | | Davide Paolini | davide.paolini@roche.com | +393499071688 | Monza |
5105 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | UPMC Hillman Cancer Center San Pietr | Da infermiere di radioterapia ad ecografista ... e oltre: Metodo Lean per ridurre la dose di radiazioni ionizzanti nei pazienti con carcinoma prostatico | Nei trattamenti radioterapici di pazienti con tumore prostatico il posizionameto effettuato con CBCT (Cone Beam Computed Tomography) viene spesso ripetuto per inadeguatezza degli organi a rischio retto e vescica. Dall'analisi dei dati del 2021 è risultato che il 19.6% di CBCT era ripetuto. Si è utilizzato un approccio Lean per l'analisi delle cause del problema e la ricerca di una soluzione con l'obiettivo di ridurre, nell'anno 2022, di almeno il 20% le CBCT inadeguate risparmiando dose non necessaria. Dopo una adeguata formazione "on the job" ed un master universitario l'infermiere è stato in grado di effettuare delle ecografie pre trattamento per valutare lo svuotamento del retto ed il riempimento della vescica senza utilizzare radiazioni ionizzanti. Il progetto di miglioramento implementato ha consentito di ridurre del 36% il numero di CBCT e quindi la dose erogata ai pazienti con tumore prostatico. | Luca Capone | caponel@upmc.it | 0688846817 | Roma |
5107 | Lean Project | Altri | OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA SANT'ANDREA | Modello Gestionale Organizzativo "Surgery Flow Model" | Nel 2020/2021, si è avviato un progetto che ha portato alla creazione di un modello organizzativo denominato “Surgery Flow Model” con lo scopo di introdurre miglioramenti nel lungo periodo sviluppando piani di integrazione tra le componenti delle sale operatorie. Nella prima fase del progetto si è creato un documento programmatico di natura tecnica, il quale conteneva concetti, metodi e profili teorici della filosofia Lean. Tale fase iniziale si è conclusa con un’analisi quantitativa dei dati operatori e con la somministrazione di un questionario semi strutturato, ad un anno dall’introduzione del processo di cambiamento attuato all’interno dell’area. Il progetto di raccordo ha avuto inizio a gennaio 2023 e si caratterizza, considerando gli elementi appartenenti alla filosofia Lean introdotti nella fase inziale, per la maggiore consapevolezza dei professionisti e per l’integrazione del programma di cambiamento all’interno della strategia aziendale. Alla luce di quanto attuato nei due anni precedenti è risultato opportuno elaborare un documento di raccordo che dia continuità al progetto al fine di pianificare le successive attività da intraprendere. | Gianfranco Apollonio | gapollonio@ospedalesantandrea.it | 3496306144 | ROMA |
5110 | Lean Project | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | Clinica San Francesco srl | Chi ben comincia è a metà dell'opera(zione) | L’utilizzo del tempo di sala operatoria è una risorsa quanto mai critica per una realtà come la Clinica San Francesco. A seguito del monitoraggio dei tempi di sala è emersa una problematica legata all’inizio delle stesse.
L’inizio tardivo provocava a catena una serie di conseguenze negative tra cui: ritardo delle sedute pomeridiane, tensioni nel personale, attese nei confronti degli utenti ed utilizzo non efficiente degli spazi.
Dall’analisi che ne è scaturita sono state trovate una serie di cause tra cui poca attenzione sui consensi, accessi tardivi del paziente in struttura e/o nel blocco operatorio, presa in carico anestesiologica, ecc.
Il lavoro si è poi focalizzato su quelle che erano le cause radice cercando di ipotizzare un’azione correttiva per ognuna di esse secondo metodologia lean.
Le varie iniziative sono state attentamente monitorate così da verificarne l’efficacia in un’ottica di miglioramento continuo. Tutti gli obiettivi che ci eravamo posti ad inizio progetto sono stati raggiunti. La buona riuscita di questa attività ci ha spinti ad ipotizzarne una seconda più focalizzata sulle sale pomeridiane.
| Miriam Belluzzo | m.belluzzo@clinicasanfrancesco.it | 388.8145642 | Verona |
5111 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Clinica San Francesco srl | Pazienti ordinati e non sotto-valutati | In Clinica San Francesco è presente un reparto dedicato alle valutazioni pre operatorie che, causa anche l’incremento dei volumi, ad inizio 2023, è andato in crisi generando molteplici reclami da parte dei pazienti a causa della disorganizzazione e delle lunghe attese nonché insofferenza da parte del personale per i carici di lavoro.
È stata pertanto messa in atto una profonda revisione dell’attività di pre ricovero partendo da una Gemba in loco che ha portato all’evidenza, tramite una spaghetti chart, di numerosi percorsi superflui e non a valore che andavano a generare lunghe attese nonché innumerevoli colli di bottiglia che mettevano sotto pressione il personale dedicato a tale attività.
La revisione ha portato ad una maggior standardizzazione dei percorsi codificandone 3 diverse tipologie ed andando, per ognuna di esse, ad eliminare i tempi morti e quindi non a valore.
Tale standardizzazione ha permesso non solo minori attese ed un lavoro più omogeneo da parte del personale, ma anche la possibilità di aumentare i volumi di pazienti valutati per giorno.
| Miriam Belluzzo | m.belluzzo@clinicasanfrancesco.it | 388.8145642 | Verona |
5112 | Lean Project | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | Clinica San Francesco srl | Potatura stagionale: un nuovo albero per San Francesco | Revisione del precedente albero telefonico ai fini di incrementare il numero di chiamate risposte e di facilitare l'accesso alla Struttura da parte del paziente.
Il progetto si è reso necessario a seguito di un numero importante di reclami dati da tempi eccessivi di attesa nonché dalla poca chiarezza del percorso per arrivare al servizio richiesto.
Dopo un’attenta analisi dei bisogni dei nostri pazienti si è proceduto ad una semplificazione in ottica lean del percorso telefonico che ha portato da subito buoni risultati.
La revisione è stata quantomai utile perché, nel contempo sono aumentate anche il numero di chiamate in entrata ed i volumi di attività ed il nuovo albero ci ha permesso di gestire al meglio tale incremento.
Il costante monitoraggio degli indicatori predisposti ha fatto poi sì che i risultati si mantenessero nel corso dell’anno.
| Miriam Belluzzo | m.belluzzo@clinicasanfrancesco.it | 388.8145642 | Verona |
5114 | Lean Idea | Altri | Fondazione Mondino | Innovation in Organization | In Fondazione Mondino è stato avviato il progetto "innovation in Organization", finalizzato all'ottimizzazione dei processi relativi ai percorsi dei pazienti, secondo la logica del patient journey. Il bisogno riguarda l’analisi dei percorsi dal primo contatto del paziente/caregiver alla prestazione clinica, con valutazione delle risorse assegnate, e relativo impatto, per ogni fase del processo. Fondamentale l’identificazione e l’analisi di entry point e touch point, per una migliore valutazione sia della customer experience, sia della modalità di lavoro delle risorse Mondino, secondo la logica del Service Blueprint. Una porzione del lavoro riguardante il re-design del patient journey relativo al servizio di prenotazione e accettazione e dell’efficientamento del relativo organico prevede la collaborazione con un team dedicato del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali di Università degli Studi di Pavia. Verrà utilizzato un approccio metodologico qualitativo basato sull’osservazione partecipata - e non - delle dinamiche che riguardano i flussi e la gestione organizzativa del servizio di prenotazione e accettazione, accanto a una serie di interviste in profondità rivolte ad attori chiave, e la triangolazione con dati secondari per fotografare i processi “as is”. | Roberta Saba | roberta.saba@mondino.it | 3385841226 | Pavia |
5120 | Lean Idea | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | AMBUSPACE Gestione innovativa degli spazi ambulatoriali del Nuovo Santa Chiara in Cisanello | Il cantiere del Nuovo Santa Chiara in Cisanello, il cui completamento è previsto per inizio 2026, porterà all’unificazione dei due attuali stabilimenti ospedalieri dell’AOU Pisana. Il nuovo ospedale prevede un riduzione pari al 30% degli spazi ambulatoriali attuali. Ambuspace mira a mantenere l’offerta ambulatoriale per volumi e qualità assistenziale riducendo le risorse dedicate in termini di spazi disponibili. Come farlo? Con la riorganizzazione del modello di assegnazione degli spazi basato sulle esigenze reali (volumi, tecnologia) dell’erogatore. Il progetto ha un duplice approccio:
a)Modello organizzativo: assegnazione dinamica della risorsa spazio-tecnologia alle strutture professionali in funzione dell’attività ambulatoriale programmata basata su un modello di sharing degli spazi compatibilmente con le esigenze specifiche di setting
b)Strumento Informativo: sistema finalizzato alla raccolta e aggiornamento delle informazioni utili a governare il processo di assegnazione nel tempo della risorsa spazio-tecnologia | Francesca Dinelli | francesca.dinelli@ao-pisa.toscana.it | 3491029784 | Pisa |
5123 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | ASLVCO | LEAN per l’informatizzazione del percorso chirurgico e la programmazione della riduzione delle liste di attesa in ASL VCO | Il progetto nasce dall’evidenza di alcune criticità che hanno riguardato l’utilizzo ancora cartaceo di alcuni documenti, il non utilizzo di procedure per il posizionamento di accessi vascolari eco guidati e la non completa applicazione delle linee guida regionali per le liste di attesa.
Si è ritenuto indispensabile usufruire dei servizi di supporto alla digitalizzazione ed innovazione tecnologica al fine di raggiungere la completa informatizzazione del percorso chirurgico del paziente e l’integrazione con gli altri sistemi aziendali.
E’ stata fatta una macro analisi per individuare le principali criticità su cui intervenire, analizzare i processi e le procedure coinvolte, valutare il livello di integrazione tra i processi e i sistemi utilizzati, verificare l’allineamento dei sistemi attuali rispetto alle normative vigenti, stabilire in maniera condivisa modalità e priorità di intervento, valutazione di una strategia di risk assessment;
Si è trattato di un vero e proprio intervento professionale sul campo di professionisti che, grazie alla sensibilità della Direzione Generale, hanno potuto usufruire della metodologia LEAN applicandola interamente all’obiettivo del progetto che era ed è la completa informatizzazione del percorso chirurgico.
| ANTONELLA TEDESCO | antonella.tedesco@aslvco.it | 3666783675 | OMEGNA |
5124 | VBHC | VBHC | asst bergamo ovest | | | andrea ghedi | andrea_ghedi@asst-bgovest.it | 3355712030 | treviglio |
5125 | Lean Idea | Percorsi emergenza urgenza e gestione del paziente in acuto | Azienda Ospedaliera di Alessandria | SIMULAT-ER | L’AO AL affronta da anni la tematica dell’efficientamento del percorso del paziente urgente, lavorando prima a valle ed agendo sull’efficientamento delle dimissioni, ed ora a monte sull’analisi ed efficientamento del PS per ridurre i tempi di permanenza e perseguire i seguenti obiettivi:
- individuazione delle variabili e dei colli di bottiglia che maggiormente influenzano il verificarsi di attese e tempi non a valore;
- definizione dei fattori critici di successo che assicurino un’adeguata capacità di risposta
- identificazione dei migliori standard operativi atti a garantire un uso efficiente delle risorse del PS
l’AO ha quindi avviato, con il partner tecnologico AGM-Project Consulting, l’implementazione in PS di un modello di simulazione («Simulat-ER») al fine di ricercare, con un metodo oggettivo (Data-Driven) ed innovativo (Simulazione dinamica), strategie di ottimizzazione.
Il progetto si svilupperà attraverso le seguenti fasi:
• Raccolta dati ed analisi multi- criterio
• Riproduzione dell’AS-IS in ambiente simulativo
• Ottimizzazione dea Digital Twin
• Applicazione alla realtà delle strategie individuate
| Roberta Bellini | rbellini@ospedale.al.it | 0131206408 | Alessandria |
5127 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Policlinico di Roma Tor Vergata | Il percorso diagnostico terapeutico intraziendale, multidisciplinare per i pazienti affetti da melanoma | I tumori cutanei hanno mostrato un forte aumento della prevalenza negli ultimi decenni e attualmente rappresentano un terzo di tutti i tumori diagnosticati. Tra queste neoplasie, il melanoma, che si sviluppa nel 4% degli individui, nonostante le terapie innovative, presenta ancora un elevato tasso di mortalità. Numerosi studi dimostrano che il tasso di incidenza è raddoppiato negli ultimi 10 anni.
La diagnosi precoce ed il trattamento migliorano notevolmente i tassi di sopravvivenza per i pazienti affetti da melanoma. Attraverso la strutturazione del percorso diagnostico-terapeutico intraziendale ci si propone di promuovere un approccio multidisciplinare, integrato e omogeneo, ai fini di semplificare la presa in carico, il follow-up e il trattamento ottimale del paziente affetto da melanoma.
| Elena Campione | elena.campione@ptvonline.it | 3382445642 | Roma |
5129 | Lean Idea | Percorsi di cronicità | Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza | TeleCuore: gestione integrata ospedale-territorio del paziente con scompenso cardiaco con telemonitoraggio | Il progetto TeleCuore nasce dalla volontà del team dell’UOC di Cardiologia e UTIC dell’AUSL di Piacenza di migliorare il percorso di follow-up dei pazienti con scompenso cardiaco, migliorandone la presa in carico da un punto di vista organizzativo, di processo e di supporto digitale. Si mira a ridurre gli impatti di questa patologia con elevati impatti socio-sanitari, attraverso lo stretto monitoraggio di sintomi e segni di allarme mediante telecardiologia.
Il progetto prevede l’utilizzo di la piattaforma di telemedicina Adilife che mediante il collegamento con dispositivi medici elettromedicali forniti al paziente stesso, permette di derivare in tempo reale parametri clinici (peso, pressione arteriosa, saturazione, frequenza cardiaca, temperatura ed ECG monotraccia) ed inviarli direttamente via bluetooth sia all’applicazione specifica su tablet/telefono del paziente che alla piattaforma in Cloud per la valutazione da parte del personale clinico. La piattaforma, visualizzabile da tutti gli operatori sanitari coinvolti, diventa strumento per poter anche effettuare televisite col paziente o teleconsulti tra MMG e cardiologo. | Evelina Cattadori | e.cattadori@ausl.pc.it | 0523-302205 | Piacenza |
5131 | Lean Idea | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Pineta Grande SpA | Piede Diabetico Center Presa in carico e ottimizzazione del percorso di cura intra ed extra ospedaliero | Contesto
Il Piede Diabetico (PD) è una complicanza cronica neurologica-vascolare del diabete mellito.
È definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità “condizione di infezione, ulcerazione e/o distruzione dei tessuti profondi del piede associate ad anomalie neurologiche e a vari gradi di vascolopatia periferica degli arti inferiori”.
Rappresenta la causa principale di amputazione non traumatica degli arti inferiori ed è la complicanza che determina il maggior numero di ricoveri ospedalieri per i pazienti diabetici.
La popolazione diabetica a livello italiano consuma il 15-20% delle risorse sanitarie totali , questo si traduce:
- nel 60% della quota pro-capite annua destinata alle ospedalizzazioni per complicanze come ad esempio il PD
- nel 38% del costo evitabile speso per la cura delle complicanze a lungo termine .
I pazienti diabetici, infatti, sono caratterizzati da una elevata complessità clinica e gestionale, nonché da comorbidità importanti.
Tra pazienti con PD, l’arteriopatia periferica (PAD) rappresenta un grande fattore prognostico di amputazioni minori e maggiori.
La Regione Campania è la regione con il maggior numero di diabetici (circa 400.000) che si concentrano nella zona di Napoli e Caserta. Infatti, da uno studio locale è emerso come durante il Covid il dimezzamento delle rivascolarizzazioni urgenti ha comportato un aumento significativo nel numero delle amputazioni (+30%) , confermando la correlazione tra la mancata presa in carico tempestiva (e conseguente mancata erogazione della cura) e il peggioramento dello stato di salute.
Razionale
Il Pineta Grande Hospital, attraverso la realizzazione di un modello di gestione integrata del PD basato sulla centralità della persona e sulla presa in carico del paziente nel suo insieme, ha individuato l’approccio multidisciplinare integrato e l’adozione di un protocollo diagnostico-terapeutico condiviso come elementi chiave.
L’Ospedale ha la possibilità di avere al suo interno un team multidisciplinare di specialisti e disporre di sistemi tecnologici all’avanguardia per una presa in carico completa ed integrata del paziente (es. cartella digitale e sistema di televisita).
Il team multidisciplinare identificato dal Pineta Grande Hospital prevede una pluralità di specialisti che si occupano del paziente nelle varie fasi del percorso, con il Diabetologo identificato come figura cardine dell’intero percorso.
Il Pineta Grande Hospital, pur essendo un Centro privato convenzionato, per venire incontro alle esigenze della popolazione regionale intende offrire un servizio a tariffe agevolate e dare risposta ai pazienti che altrimenti per il trattamento della patologia andrebbero fuori-regione.
L’ambizione del Centro è:
• creare un percorso in grando di rispondere ai bisogni del territorio
• abbracciare le esigenze dei cittadini campani per una risposta a 360° al PD PD
• ridurre la mobilità passiva verso altre regioni
Obiettivi
La progettualità prevedere lo sviluppo e l’implementazione su 3 aree di riferimento che hanno come obiettivo l’efficientamento del percorso del paziente, il coinvolgimento dei referrer e l’educazione del paziente sulle diverse fasi del percorso e sulla gestione della patologia.
Ad oggi è stata terminata la fase di analisi ed attualmente e si sta sviluppando il piano di implementazione strutturato in base ai bisogni emersi durante la mappatura del percorso.
I KPI selezionati cercano di quantificare gli obiettivi sopra espressi, in particolare:
- aumentare la numerosità dei pazienti con PD che trovano risposta presso il Centro alla loro patologia
- garantire la presa in carico nel tempo
- condividere sul territorio la conoscenza del percorso implementato e incentivare una gestione consapevole della patologia
- aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei pazienti e dei loro familiari sulla patologia
- garantire una presa in carico che preveda una risposta a bisogni di cura complessi e di alto livello
- ridurre i pazienti che accedono in emergenza per eventi acuti scaturiti da una scorretta gestione del diabete e PD in modo tale da ridurre sia la gravità della patologia sia i costi sociali correlati
Pertanto, finalità del Progetto è garantire, al termine dell’implementazione, un accesso alle cure e alle migliori tecnologie per assicurare ai pazienti con una presa in carico integrata e multidisciplinare, tenendo il paziente sempre al centro del percorso.
| Andrea Vitale | andrea.vitale@pinetagrande.it | +390823854369 | Castel Volturno (CE) |
5132 | Azienda Lean | Azienda Lean | Azienda Usl Toscana sud est | | | Silvia Bellucci | silvia.bellucci@uslsudest.toscana.it | 335440666 | Arezzo |
5134 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Azienda ospedaliero Universitaria Pisana | PREHABILITATION for LiveR | Resoconto del primo anno di un progetto pilota di prehabilitation applicato al percorso del trapianto di fegato. Del progetto, creato ex novo a settembre 2022 con approccio lean, si illustra l’ideazione e il superamento delle varie criticità organizzative e cliniche fino al raggiungimento dei primi risultati.
Il file è corredato da commento vocale della durata di 4 minuti.
| Giorgia Pratesi | g.pratesi@ao-pisa.toscana.it | 3474434430 | Pisa |
5136 | Lean Idea | Processi amministrativi | Azienda ULSS6 Euganea | Project Management Office | A partire dall'analisi AS IS delle modalità di gestione dei finanziamenti vincolati nell'Azienda ULSS6 Euganea, si è deciso di utilizzare strumenti e metodologie LEAN per definire un nuovo modello organizzativo aziendale che mira alla costituzione di un PMO per la gestione centralizzata e omogenea dei finanziamenti a fondi vincolato. | Francesca Danesin | francesca.danesin@aulss6.veneto.it | 0495494515 | Padova |
5138 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero | | | Alfredo Modena | alfredo.modena@poliambulanza.it | 030 3518074 | Brescia |
5140 | Lean Idea | Processi amministrativi | ULSS 6 EUGANEA | Sviluppo dell’Ufficio Sanzioni Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare nell'Azienda ULSS 6 EUGANEA | Si tratta il tema dello sviluppo di un modello organizzativo per la gestione delle non conformità rilevate nei controlli ufficiali delle 5 UOC afferenti al Dipartimento Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, e delle sanzioni che ne possono derivare. L'elevato aggiornamento normativo in materia ha comportato difficoltà operative di interpretazione delle norme che si traducono in possibili vizi di forma delle sanzioni. L'istituzione di un Ufficio Sanzioni all'interno del Dipartimento (gennaio 2023) non ha pienamente risolto la problematica. Il Dipartimento Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell'ULSS 6 ha pertanto svolto un "Lean Kaizen Event" per studiare le possibili soluzioni di intervento. | Luca Cesaro | luca.cesaro@aulss6.veneto.it | 339/8736636 | PADOVA |
5142 | Lean Idea | Percorsi di cronicità | Azienda Usl Toscana sud est | UN PONTE PER IL TERRITORIO: PROGETTO LEAN PER L’OSPEDALE DI COMUNITA’ | Da segnalazioni ripetute nel tempo è emersa la necessità di ottimizzare alcuni flussi di lavoro e di migliorare i canali comunicativi ed informativi tra le strutture ospedaliere, territoriali, riabilitative e sociali che insistono sull’Ospedale di Comunità della Valtiberina. Attraverso un evento Kaizen è stato coinvolto un gruppo di lavoro multidisciplinare che attraverso alcuni Lean Tools (Swim lane, brainstorming, tecnica dei 5 Perché e Diagramma a lisca di pesce) ha analizzato le cause radice di tale criticità, con l’obiettivo di ridurre i tempi di ricovero. Le principali contromisure declinate poi nel piano di implementazione si sono focalizzate su: percorso dedicato e tracciato per la richiesta di esami ed accertamenti; definizione dei criteri di segnalazione migliorare l'handover mediante strumenti strutturati e ufficiali (breefing ecc.); estendere la progettualità a tutti gli ospedali di comunità dell’Azienda Usl Toscana Sudest. | Claudio Marnetto | claudio.marnetto@uslsudest.toscana.it | 3317705857 | Arezzo |
5143 | Lean Idea | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Azienda Usl Toscana sud est | Preospedaleanazione | La preospedalizzazione nell’AUSL TSE risulta disomogenea nei vari ospedali e le procedure necessitano di un aggiornamento. Lo scopo del progetto è quello di sviluppare uno standard aziendale sul percorso di preospedalizzazione, applicandolo come pilota nella Provincia di Grosseto, per poi estenderlo a tutta l’azienda. Sono emerse le seguenti criticità: Lieve disallineamento tra preospedalizzazione e produzione chirurgica; Mancanza di handover tra chirurgo e anestesista di preospedalizzazione; Criticità negli slot di approfondimento specialistico/diagnostico; Difficoltà degli anestesisti di reperire informazioni sul paziente a 360°. Le contromisure proposte sono state: Migliorare l’elasticità delle sedute di preospedalizzazione; Rivedere la procedura del percorso chirurgico, aggiornandola sulle notizie cliniche che il chirurgo deve rendere disponibili all’anestesista (eventuale checklist) e sulle profilazioni; Rivedere gli slot specialistici per adattarli alle richieste di approfondimento; Repository aziendale con dati clinici dei pazienti disponibili alla preospedalizzazione | Andrea Serafini | andrea.serafini@uslsudest.toscana.it | 3200417903 | Arezzo |
5144 | Lean Idea | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | Fondazione Mondino | Ricor-Dare | Il progetto Ricor-Dare prevede la definizione e l'implementazione di una Rete Territoriale Integrata per rispondere ai bisogni degli anziani affetti da demenza e ai bisogni delle loro famiglie. Il modello è stato progettato per garantire la continuità dei servizi già presenti sul territorio, assicurare il loro rafforzamento ove necessario, favorire la costruzione di sinergie, promuovere l’inserimento di servizi nuovi e completamente innovativi. Il modello progettato applica le linee guida e le raccomandazioni del Piano Nazionale Demenze dell’ISS e le normative regionali che descrivono gli elementi costitutivi di tali percorsi, inclusa l’ultima DGR N. XI/6793 del 02/08/2022.
| Roberta Saba | roberta.saba@mondino.it | 3385841226 | Pavia |
5146 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | IRCCS CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERNZA - SAN GIOVANNI ROTONDO | | | ANNA ROBERTA GAGLIARDI | annaroberta.gagliardi@unifg.it | +39 3383779491 | SAN GIOVANNI ROTONDO (FG) |
5149 | Lean Project | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | Hollister SPA | Skin Health Academy | Skin Health Academy ha l'obiettivo di favorire una cultura della prevenzione nel mondo della stomia e quindi garantire una migliore qualità della vita a chi vive questa condizione, nonché una migliore qualità del lavoro per chi se ne prende cura.
Dermatologia e stomaterapia insieme per la prima volta per rendere concreta la prevenzione negli ospedali italiani, attraverso lo sviluppo di tools e materiali educativi per clinici e pazienti. è un percorso biennale che prevede una parte formativa e una progettuale.
La formazione, innovativa nei contenuti e nel format è accreditata e realizzata da un board di Dermatologi, Infermieri Stomaterapisti ed esperti di diverse aree. Al termine del percorso formativo è prevista una valutazione finale per poter certificare i clinici Skin Health Expert.
| Giuliano Piccardo | giuliano.piccardo@hollister.com | +39 3477334150 | Assago |
5150 | Azienda Lean | Azienda Lean | Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | | | Jacopo Guercini | jacopo.guercini@ao-pisa.toscana.it | 3471010169 | PISA |
5151 | VBHC | VBHC | AUSL ROMAGNA | | | ALBERTO BANDINI | alberto.bandini@auslromagna.it | 3386069340 | RAVENNA |
5153 | VBHC | VBHC | Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | | | Francesca Di Serafino | f.diserafino@studenti.unipi.it | 3484135502 | Pisa |
5154 | Lean Project | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria | OPTIMIZ-ER | Il progetto nasce dalla necessità, all'interno del progetto di efficientemento dell'Area Medica, di:
• Ridurre i tempi di presa in carico degli accessi in PS per codice colore e di dimostrare il nesso di causalità tra aumento del tempo di boarding e aumento di tempi di presa in carico in PS
• Ridurre i tempi di attraversamento
• Monitorare real time il percorso per un più efficace governo del Piano di Gestione del Sovraffollamento e della risorsa posto letto
• Ridurre boarding al PS con conseguente miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei sistemi ospedalieri
Le misure introdotte al seguito dell’analisi effettuata hanno permesso di conseguire miglioramenti significativi. Dall’avvio del progetto ad oggi appare evidente come un governo sistematico, attuato attraverso un evoluto sistema real time di visualizzazione dello stato dei processi, del percorso del paziente urgente induce miglioramento del sovraffollamento dei PS, del tempo di boarding e quindi, di conseguenza di tutti gli altri indici di percorso (tempi presa in carico in PS, dei nuovi accessi, tempi di attraversamento, % ricoveri da PS, …).
Su tutti gli indici sono stati assegnati specifici obiettivi di budget. | Roberta Irene Maria Bellini | rbellini@ospedale.al.it | 0131206408 | Alessandria |
5155 | Lean Idea | Percorsi di cronicità | 2020 Fondazione PTV - Policlinico Tor Vergata | MODELLO DI GESTIONE DELLA MALATTIA ONCOLOGICA PRESSO L'AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO TOR VERGATA | RAZIONALE. Nel 2018 Il registro dei tumori del Lazio riporta un’incidenza di circa 36.000 nuovi casi distribuiti equamente tra i generi, la metà residenti nel comune di Roma, poco più di 3.000 nelle provincie di Latina e Frosinone, 2.000 a Viterbo e circa 1.000 a Rieti. Il tasso d’incidenza standardizzato per età, diviso per genere mostra nella ASL 2 in entrambe i sessi un valore più elevato e statisticamente significativo rispetto alla media regionale. Il Policlinico Tor Vergata (PTV) sorge nel quadrante sud-est della città di Roma, nel territorio dell’azienda ASL Roma 2, e ha una popolazione residente di oltre 1.300.000 abitanti, pari al 45% della popolazione di Roma. Si colloca nel Distretto 6/Municipio VI che con i suoi 241.000 abitanti e uno dei più popolosi e poveri Municipi romani.
Obiettivi. Analizzando i dati di accesso al pronto soccorso (PS) del PTV è risultato un ingresso inappropriato di persone affette da patologia oncologica, provenienti dalle diverse aree territoriali. Con riferimento alle Linee di indirizzo organizzative per la rete oncologica regionale emanate con determina regionale nel febbraio 2023, allo scopo di accelerare la dimissione o il ricovero di questi pazienti ed evitare loro la criticità del noto fenomeno del “sovraffollamento”, si è ideato un modello per una migliore gestione della malattia oncologica in PS. Il paziente oncologico, in ragione della sua complessità, della natura, dell’intensità e durata dei problemi correlati a questa condizione, ha necessità di una presa in carico completa e di uni ruoli a gestione integrata del proprio percorso diagnostico-terapeutico. L’integrazione dei processi di cura richiede l’attuazione di un sistema assistenziale dinamico, capace di riequilibrare i compiti in ospedale e nel territorio e di garantire una più appropriata distribuzione delle cure.
Risultati attesi. Nel modello proposto, i pazienti oncologici, indipendentemente dalla loro provenienza medico di medicina generale, medici specialisti territoriali, PS, accessi non programmati, sono inseriti con un triage eseguito da un personale infermieristico specificamente addestrato, in percorso assistenziale loro dedicato. Il percorso ospedaliero o ambulatoriale è sostenuto dal case management infermieristico che guida il paziente nel flusso di cura diagnostico-terapeutico, in tutte le sue fasi sia mono specialistiche, sia multidisciplinari e multiprofessionali ……
| Maria Franca Mulas | mariafranca.mulas@ptvonline.it | 062090060/26 | Roma |
5157 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | fondazione PTV - Policlinico Tor Vergata | progettazione e realizzazione di un sistema di gestione operativa del percorso chirurgico del paziente | Sono state rilevate le criticità del percorso chirurgico del paziente elettivo ed individuate le aree sulle quali agire per governare e migliorare il processo dal punto di vista organizzativo; a monte di ciascuna di tali aree è stata inserita una fase di gestione operativa improntata sul criterio della programmazione e finalizzata a rendere il processo efficiente e coerente sia internamente (composto da aree produttive dimensionate coerentemente tra loro) che rispetto agli obiettivi/strategie aziendali (volumi/tipologie di interventi).
Grazie alla programmazione ed agli interventi di rimodulazione inseriti nelle fasi di inserimento in lista d’attesa, assegnazione delle sedute, proposta, valutazione e conferma di fattibilità delle liste operatorie e preospedalizzazione, gestite dalla UOSD Operations Management attraverso la Cabina di Regia del percorso chirurgico ed un ruolo di Governo Clinico delle sedute affidato ad anestesisti esperti, l’azienda dispone di un sistema di controllo ed azione immediata che consente di reindirizzare tempestivamente le attività chirurgiche verso gli obiettivi aziendali e regionali di volta in volta individuati. | Federico Cozza | federico.cozza@ptvonline.it | 3357327810 | Roma |
5159 | Lean Project | Processi amministrativi | ASST Nord Milano | Lean Vision nella gestione delle code | Il progetto è nato con lo scopo di ridurre il tempo non a valore che gli utenti devono passare in struttura, andando ad agire sulle code che si creano agli sportelli e che possono provocare ritardi nelle visite mediche, ma anche insoddisfazione per l’utente che trascorre in ospedale molto più tempo del necessario.
A fronte di un’utenza prevalentemente anziana, è stata utilizzata la teoria delle code (queueing theory) per creare un modello in grado di effettuare simulazioni di processo e individuare il numero di sportelli necessari in ogni fascia oraria per mantenere tempi di attesa accettabili e ridurre l’accumulo di coda in sala.
Si è lavorato anche per ridurre la variabilità, grazie alla standardizzazione delle procedure di lavoro degli operatori.
Le attività sono monitorate costantemente attraverso un cruscotto dedicato per validare le soluzioni implementate e intervenire in caso di necessità.
Queste azioni hanno portato a una riduzione dei tempi di attesa in coda di circa il 50%. | Noemi Danzo | noemi.danzo@asst-nordmilano.it | 3466944191 | Sesto San Giovanni |
5161 | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Lean per l'Integrazione Sociosanitaria | Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero | | | Tosoni Sonia | sonia.tosoni@poliambulanza.it | 0303515880 | bresciB |
5163 | Lean Idea | Altri | ASL Rieti | Monitoraggio dell'appropriatezza prescrittiva di TAC e RMN dei MMG della ASLdi RIETI | Dalla piattaforma PREVALE 2023 (sui dati 2022 e trend), del D.E.P. Lazio, in merito all’area «Assistenza Specialista per Branca», sono stati scaricati ed elaborati i dati per uno studio sull’omogeneità/disomogeneità territoriale del consumo di prestazioni di specialistica ambulatoriale nelle quattro ASL Provinciali della Regione Lazio.
Il confronto tra le ASL di Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone è stato effettuato attraverso gli indici di consumo (numero di prestazioni per 1.000 residenti) calcolati per le principali branche del flusso della specialistica ambulatoriale – SIAS.
Come evidenziano i risultati dell’analisi effettuata, sintetizzati brevemente in pochi efficaci grafici, per i residenti della ASL di Rieti si osserva per la maggior parte delle branche specialistiche, sia strumentali che cliniche, un elevato consumo di prestazioni sia rispetto alle altre ASL in esame sia rispetto alla media Regionale.
pertanto al fine di direzionare i comportamenti dei prescrittori è stato elaborato uno strumento che permetta di confrontare i dati e rendere possibili audit mirati per i precrittori critici.
| Maria Vescia | m.vescia@asl.rieti.it | 3287969144 | Rieti |
5165 | VBHC | VBHC | ASST Bergamo Est | | | Fabio Locatelli | fabio.locatelli@asst-bergamoest.it | 3487896381 | Seriate |
5167 | Lean Idea | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico di Sant'Orsola | Reingegnerizzazione del percorso chirurgico per interventi di medio bassa complessità | Una corretta gestione del percorso peri-operatorio del paziente prevede il bilanciamento e la sincronizzazione delle attività di programmazione di accesso alle risorse di sala operatoria e posto letto con le attività di programmazione pre-operatoria. Obiettivo finale è garantire il raggiungimento delle performance definite da indicazioni regionali e ministeriali garantendo al contempo un utilizzo delle risorse a disposizione.
Il presente progetto propone, tramite un caso studio per patologie di media e bassa complessità, un approccio metodologico integrato di tecniche di Operations Research ed Operations Management a supporto del processo di miglioramento del percorso peri-operatorio per interventi chirurgici programmati. | Andrea Eusebi | andrea.eusebi@aosp.bo.it | 3935176038 | Bologna |
5168 | Lean Idea | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | IRCCS CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERNZA - SAN GIOVANNI ROTONDO | Innovazione dei processi di management ospedaliero – Ottimizzazione della gestione del percorso clinico di Pre-Ricovero all’interno dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza attraverso il Teleconsulto | L’obiettivo di tale idea progettuale è ottimizzare la gestione del percorso clinico di pre-ricovero per pazienti idonei ad intervento in elezione di chirurgia addominale maggiore, al fine di ridurre la variabilità gestionale del blocco operatorio investigato, migliorare la patient experience e garantire un aumento della produzione da parte della struttura sanitaria. Al fine di minimizzare i casi di pazienti in elezione non idonei all’intervento chirurgico, è stato pensato di attivare lo strumento teleconsulto. L’implementazione del teleconsulto, che ha come principali attori il personale di anestesia ed il paziente in elezione, ha l’intento di indentificare, attraverso specifiche domande, eventuali patologie croniche che potrebbero essere la causa di una non possibile prosecuzione del paziente all’intervento chirurgico. I primissimi risultati positivi dell’adozione della tecnologia digitale al percorso clinico di pre-ricovero; hanno spinto la clinical governance a considerare lo strumento e servizio teleconsulto come elemento cruciale all’interno del processo investigato. | ANNA ROBERTA GAGLIARDI | annaroberta.gagliardi@unifg.it | +39 3383779491 | SAN GIOVANNI ROTONDO (FG) |
5172 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Istituti Fisioterapici Ospitalieri | ONCOGA DH1 e DH2 Sistemi per la presa in carico dei pazienti oncologici presso gli IFO di Roma | Il progetto consiste nella realizzazione di un sistema composto da software e relativi hardware, per la gestione digitale di tutte le fasi della presa in carico di pazienti oncologici da parte del personale sanitario coinvolto, presso la struttura interessata. La procedura informatizzata comprende: la prenotazione di una prestazione (visita/terapia) in apposite agende interne tramite software, l’invio delle informazioni relative all’appuntamento mediante sms/e-mail al paziente, l’associazione della patologia alle rispettive terapie secondo gli standard internazionali previsti, l’ottimizzazione dei tempi di attesa e del percorso fisico che il paziente affronta all’interno della struttura grazie all’utilizzo di un Totem digitale connesso al software, il quale, rilascia al paziente un ticket con il codice identificativo e l’orario previsto della prestazione, registrando la sua presenza all’interno della piattaforma e dando avvio alla gestione digitalizzata del suo percorso. | GIUSEPPE NAVANTERI | giuseppe.navanteri@ifo.it | 3290089418 | Roma |
5173 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO UMBERTO I | Integrated dermaflow | Il progetto mira al miglioramento qualitativo e quantitativo delle prestazioni dell'ambulatorio di dermatologia
Un accesso focalizzato sulla “prima visita” comporta una ridondanza di prestazioni con scarsa efficacia di presa in carico dei problemi maggiori
Il progetto mira a bilanciare gli accessi di prima visita in funzione della possibilità di rispondere alle esigenze dei pazienti e garantire adeguata presa in carico in funzione delle risorse disponibili
L’obiettivo consiste nell’incrementare prestazioni di secondo livello ed evitare la dispersione di pazienti in percorsi esterni migliorando le aree di criticità individuate in accessibilità, prestazioni complesse, turnazione del personale, spazi ed attrezzature
I principali outcome sono l'incremento di prestazioni di 2° livello, di nuovi pazienti prenotati e di visite di controllo, e delle prestazioni chirurgiche, prevedendo una riduzione di prime visite per indirizzamento delle risorse su prestazioni qualitative | Giovanni Pellacani | pellacani.giovanni@uniroma1.it | 3474285485 | Roma |
5175 | Lean Project | Percorsi emergenza urgenza e gestione del paziente in acuto | Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo | L’Admission Room nella gestione del boarding in PS: modello strategico nella criticità nazionale | L’Admission Room (AR) è un modello utile a separare i pazienti “in uscita” dal PS verso il reparto di destinazione, rispetto a chi deve completare l’iter di valutazione o essere dimesso.
Regole di gestione: valutazione pro-attiva da parte degli specialisti di riferimento e permanenza in AR per una massimo di 24-36 ore. In base alla patologia, i pazienti in carico all’internista sono gestiti in collaborazione con nefrologi, reumatologi, infettivologi, pneumologi e cardiologi. Fasi del progetto:
1° FASE dal 09/11/2022: presa in carico anticipata presso i locali del PS. 10 postazioni gestite da internisti con riduzione del carico di lavoro dei medici del PS e riduzione del numero di pazienti in boarding in carico al PS. I tempi di boarding non sono modificati, i pazienti non sono ricoverati. Tempo massimo di boarding in media è 85 ore.
2° FASE dal 21/12/22: area di degenza con 16 PL per decongestionare il PS. Elevata saturazione dei PL con numero medio di nuovi ingressi giornalieri pari a un terzo dei letti (5,3). I pazienti risultano ricoverati con impatto sui tempi di boarding e sul sovraffollamento del PS. Tempo massimo di boarding in media è 52 ore. | Stefano Manfredi | direzione.generale@smatteo.pv.it | 0382503077 | Pavia |
5176 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori | | | Elisabetta Mancini | elisabetta.mancini@istitutotumori.mi.it | 0223902859 | Milano |
5178 | Lean Project | Processi amministrativi | Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero | Sicurezza informatica: quando la tecnologia non basta | La rapida evoluzione tecnologica fornisce nella nostra realtà ospedaliera un grande aiuto all’attività quotidiana, in particolare per i sistemi ad uso clinico, con vantaggi significativi per i pazienti, per i caregiver, ma anche per il personale medico ed infermieristico.
Questa evoluzione comporta però anche un potenziale incremento del rischio dovuto alla sicurezza informatica, dove le azioni malevoli rappresentano ormai la principale minaccia che si aggiunge ai pericoli tradizionali dovuti a fenomeni naturali, errori umani, guasti e malfunzionamenti.
Crediamo si debba cambiare il modo di progettare i sistemi informatici, coinvolgendo nel disegno anche tutti i device medicali e facendo diventare l’analisi del rischio una specifica fase preliminare di progetto. Ma non basta: dobbiamo definire un modello di approccio in grado di sostenere a dare continuità nel tempo.
In base a queste considerazioni il nostro approccio alla sicurezza si è basato su 4 concetti: La robustezza permette di ridurre l’impatto di un evento avverso
• La resilienza ci fornisce la capacità di sopravvivere comunque all’evento
• La consapevolezza ci rende tutti coinvolti, compatti e uniformati nell’affrontare qualsiasi evento
• Le relazioni ci aiutano a capire quali possono essere gli effetti collaterali che potremmo subire o indurre a terzi con cui abbiamo rapporti
Per ogni concetto abbiamo poi applicato 4 criteri: verificare, implementare, controllare, condividere.
Il risultato è una matrice che rappresenta l’intersezione tra concetti e criteri e all’interno di ogni singola intersezione è indicato come fare a realizzare quel concetto rispetto allo specifico criterio. | Roberto Poeta | roberto.poeta@poliambulanza.it | 030 3515360 | Brescia |
5179 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Istituti Fisioterapici Ospitalieri | Phygi-Health | Gestione digitalizzata delle prenotazioni delle prestazioni di Medicina nucleare all'interno degli IFO di Roma | GIUSEPPE NAVANTERI | giuseppe.navanteri@ifo.it | 3290089418 | Roma |
5181 | DIGITAL HEALTH | DIGITAL HEALTH | AORN Antonio Cardarelli | | | Salvatore Ascione | salvatore.ascione@aocardarelli.it | 3289445853 | Napoli |
5182 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Azienda USL Toscana Sud Est | Il Leanmanagement dei Conto deposito | La gestione dei dispositivi in conto deposito permanente o temporaneo rivestono un’enorme importanza per le Aziende Sanitarie.
In ASL Toscana Sud Est gli operatori dei blocchi operatori hanno evidenziato l’esigenza di regolamentare i percorsi e la tracciabilità dei prodotti così gestiti, tale esigenza nasce anche dalla complessità gestionali ed organizzativa delle sale operatorie e dalla vastità di device necessari a far fronte all’ampia casistica clinica.
La Direzione della ASL TSE ha dato mandato per lacostituzione di un gruppo di lavoro lean per standardizzare il percorso e risolvere le criticità evidenziate.
Il gruppo ha effettuando la mappatura dei percorsi attivi nelle tre provincie anche con gemba.
Disegnata la VSM. As is con lead time di 36’; diagramma di hishikawa con evidenza delle criticità. Decisione di redigere una SOP Aziendale con responsabilità chiare e percorso unico standardizzato.questo ha portato a costituire i transit point per la gestione dei materiali.
VSM to be 19’.
| Silvano Giorgi | silvano.giorgi@uslsudest.toscana.it | 3299260325 | Arezzo |
5184 | Lean Project | Ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura | PTV Policlinico Tor Vergata | Rimodulazione del PDTA della Breast Unit del Policlinico di Tor Vergata con accesso smart per umaninazione delle cure e agevolazione dell'accesso del territorio | Il tumore della mammella è la prima neoplasia tanto nella popolazione generale. La diagnosi precoce combinata a un trattamento multidisciplinare ha mostrato un miglioramento progressivo degli outcome, effetti che sono stati parzialmente inficiati dalla pandemia COVID. Oggi al termine della pandemia, è essenziale riconsiderare l'accesso sanitario e i processi di cura per riavvicinare-ospedali al territorio. In risposta a ciò, il nostro progetto di rimodulazione del PDTA del tumore della mammella del PTV prevede la facilitazione dell'accesso alle cure, umanizzazione delle cure ed educazione sanitaria. Tale obiettivo è stato effettuato mediante l'introduzione di un ambulatorio open, un cup dedicato e un sistema di test di autovalutazione per la valutazione del rischio. Grazie a queste misure, il Policlinico di Tor Vergata ha ottenuto un incremento delle procedure chirurgiche e un maggiore coinvolgimento delle pazienti nel loro percorso rispettando i principi di umanizzazione delle cure. | Oreste Claudio Buonomo | oreste.buonomo@ptvonline.it | 3395685883 | Roma |
5186 | Lean Project | Percorsi emergenza urgenza e gestione del paziente in acuto | ASL ROMA 1 | Progetto di ottimizzazione delle Performance del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Oftalmico | Il Pronto Soccorso Oftalmico svolge un ruolo cruciale nella fornitura di cure oftalmiche immediate e di qualità ai pazienti che si presentano con emergenze oculari. Tuttavia, è spesso soggetto a sfide operative, tra cui la gestione delle risorse umane, la pianificazione delle attività e la gestione dei flussi di pazienti. Questo progetto si propone di affrontare tali sfide attraverso l'applicazione dei principi Lean, una filosofia di gestione che mira all'eliminazione degli sprechi e all'ottimizzazione dei processi. Una delle componenti chiave di questo progetto è l'utilizzo di un modello di simulazione avanzato per calcolare lo scheduling ottimale del personale. Questo modello terrà conto di molteplici variabili, tra cui la domanda di servizio, i tempi di visita, i tempi di attesa dei pazienti e altri fattori critici. L'obiettivo finale è creare un programma di lavoro che garantisca una distribuzione efficiente delle risorse umane durante le diverse fasce orarie, in modo da massimizzare la capacità di risposta del Pronto Soccorso Oftalmico e ridurre i tempi di attesa dei pazienti. Questo progetto mira a creare un ambiente di lavoro più efficiente e collaborativo, migliorando la qualità dell'assistenza fornita ai pazienti, con un occhio di riguardo anche all'umanizzazione delle cure offerte. | Giovanni Battista Giuliano | giovannibattista.giuliano@aslroma1.it | 3485792676 | Roma |
5188 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Kinetika Sardegna srl | Per migliorare, guardiamoci dentro: il percorso del paziente chirurgico dal pre-ricovero al blocco operatorio | Kinetika Sardegna, allineandosi alla strategia identificata da Korian Italia, ha avviato un progetto di riorganizzazione in ottica Lean mettendo nel mirino l’intero percorso chirurgico. Il progetto Kaizen è stato avviato con un approfondito assessment che si è focalizzato sulla chirurgia partendo dal processo che a monte la precede e analizzando le attività svolte a partire dall’accettazione chirurgica delle equipe che collaborano con la struttura, passando per il processo di prericovero ed arrivando infine all’attività di blocco operatorio. L’indagine, condotta, come da metodologia, attraverso brainstorming multidisciplinare, gemba walk sul campo e una massiva analisi dei dati che ha valutato decine di migliaia di servizi erogati. A seguito dell’assessment, si è intervenuti sul progetto attraverso una serie di contromisure che sfruttano i temi di Just in Time, Standard Work, Visual Management ma tendono anche ad implementare la comunicazione e la collaborazione tra i professionisti. | M. Laura Cinus | laura.cinus@korian.it | 3355307749 | Quartu Sant'Elena |
5190 | Lean Idea | Tempestività di accesso alle cure e gestione delle liste di attesa | Centro Ortopedico di Quadrante (COQ)_Ospedale Madonna del Popolo | Business intelligence (BI): gestione delle liste d'attesa per un'efficiente pianificazione ed accesso alle cure | Ad oggi la corretta ed efficiente gestione delle liste d'attesa impatta sull'accessibilità tempestiva alle cure; partendo da questo assunto abbiamo implementato un sistema di Businness intelligence, con l'obiettivo di:
-informatizzare le proposte di ricovero (rendendole standard/con campi obbligatori ed accessibili anche dagli ambulatori esterni);
-permettere dalle proposte di autogenerare le lista d'attesa per equipè/chirurgo;
-proporre in automatico la programmazione chirurgica più efficiente (tasso di occupazione della sala), nel rispetto delle classi di priorità anche su lunghi periodi;
- gestire in tempo utile le preferenze del paziente (es. posticipazioni, ecc);
- predisporre tempestivamente della reportistica ed inviarla in automatico alle Direzioni, per la presa di decisioni strategiche.
| Claudio Trotti | claudio.trotti@ospedalecoq.it | 03236601250 | Omegna |
5192 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | IRCCS AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO DI S. ORSOLA | l'eantroduzione dei briefing di programmazione chirurgica | Il progetto ha avuto lo scopo di rivedere e standardizzare l'intero processo di programmazione chirurgica all'interno del policlinico S.Orsola di Bologna, caratterizzato da 7 piastre operatorie (di cui 2 monospecialistiche) e 34 sale operatorie attive.
L'esigenza nasce dalla necessità di avere un governo centralizzato della programmazione operatoria sia per garantire un corretto utilizzo delle piattaforme produttive che per monitorare puntualmente le performance secondo quanto definito dalle indicazioni regionali.
Partendo dunque dalla specificità di ciascun setting produttivo, sono stati attivati nuclei operativi di percorso chirurgico, coordinati dal nucleo strategico aziendale e avviati briefing settimanali supportati dalla Direzione Operativa, con l'intento di indirizzare la programmazione verso gli obiettivi aziendali. Ad oggi si rilevano risultati riguardo al miglioramento delle performance sui pazienti monitorati oncologici, sul ripristino della produzione al livello del 2019 e su indicatori di efficienza di sala. | CATERINA BIANCIARDI | caterina.bianciardi@aosp.bo.it | +393802934948 | BOLOGNA |
5193 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero | «Jenga Gemba» - Il gioco degli incastri in Riabilitazione Specialistica | La peculiarità di un reparto riabilitativo è la necessità di coordinare interventi assistenziali e interventi riabilitativi, laddove un paziente con un carico riabilitativo medio-alto richiede la presenza di più figure riabilitative, con competenze specifiche, che cooperano sul paziente in poche ore, che prendono decisioni sul paziente e che devono dare indicazioni precise sul trattamento da eseguire. La tipologia e quantità di interventi, possono inoltre variare nel tempo in base all’evoluzione della patologia e del paziente. Se non c’è sincronia tra queste figure professionali c’è il rischio che si rallenti il recupero con un danno per il paziente e anche per la struttura.
Uno dei principali problemi emersi è stata la necessità di migliorare gli aspetti comunicativi tra i vari operatori, rendendo facile e immediato il reperire tutte le informazioni necessarie al letto del paziente ed evitando continue interruzioni per cercare informazioni in cartella digitale. La mancanza di informazioni corrette è fonte di possibili errori nel trattamento o di trattamenti non del tutto adeguati (RISK MANAGEMENT).
Un secondo lavoro importante è stata la creazione di uno strumento di gestione sincronizzata delle attività assistenziali e riabilitative per consentire l’esecuzione del trattamento giusto al momento giusto ed evitare perdite di trattamenti.
In un reparto con 40 posti letto e due palestre interne, una parte importante del tempo è stato dedicato alla riorganizzazione dei materiali e alla loro conservazione in reparto, identificando in maniera precisa lo spazio dove riporre il materiale.
Se raggiungeremo questi obiettivi il nostro lavoro sarà più fluido, meno faticoso e renderemo più efficiente il percorso riabilitativo dei nostri pazienti. Tutti i «pezzi» si incastreranno meglio! | Claudia Baresi | claudia.baresi@poliambulanza.it | 030 3518284 | Brescia |
5195 | Lean Idea | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA CAREGGI | Riorganizzazione utilizzo e monitoraggio FAV in Emodialisi | Si rimanda alle slide allegate | Giacomo Gabbani | giacomogabbani@gmail.com | 3461257403 | Firenze |
5196 | Azienda Lean | Azienda Lean | ASL 3 Nuoro | | | Paolo Cannas | cannaspao@hotmail.com | +393292608432 | Nuoro |
5211 | Lean Project | Gestione dei percorsi clinici ospedalieri | Ospedale Vito Fazzi Lecce | Verso l’ottimizzazione del percorso del paziente Oncologico U.O.C. Oncologia Medica LECCE | Il progetto tende ad un efficientamento delle dinamiche operations dell’U.O.C. di Oncologia Medica di Lecce attraverso il metodo Lean con l’ottimizzazione delle attività a valore per il paziente e la riduzione degli sprechi partendo dal C.Or.O. (Centro di Orientamento Oncologico).
L’obiettivo è valutare mediante strumenti quantitativi il miglior grado di efficacia ed efficienza della somministrazione delle terapie.
Si analizzeranno disfunzioni organizzative ,si avvierà il monitoraggio delle singole fasi del percorso del paziente, successivamente si somministrerà un questionario strutturato a tutti gli operatori per carpire informazioni per la predisposizione di una riorganizzazione del Processo.
Il progetto pilota prevede diverse fasi:Condivisione con Direzione Strategica; Identificazione obiettivi preliminari - Individuazione comitato Pilota
-Analisi sul Campo e immissione dati
-Mappatura dei flussi
-Elaborazione dati e analisi (AS IS)
-Obiettivi e aree di intervento più urgenti
-Mappatura dei flussi futuri (TO BE)
-Kaizen Blitz
-Test- simulazioni
-Condivisione dei risultati con U.O.C. e Direzione Strategica; -Rendicontazioni e presentazione risultati.
| silvana Leo | silvileo59@gmail.com | 3358168639 | LECCE |